Goffi e piattamente descrittivi, quelli delle origini, i documentari hanno sempre cercato di far capire che cosa sia il Palio. Poi arrivò Luciano Emmer e rivoluzionò il linguaggio, facendo spiegare il Palio ai senesi stessi. Era il 1963. E, meno di dieci anni dopo, arrivò Folco Quilici e storia del Palio, storia di Siena e storia della banca senese si fusero in un capolavoro di narrazione e di immagini di alto livello. E infine Alessandro Falassi e Diego Carpitella tennero per mano il documentario di taglio antropologico. Nel frattempo e dopo,con la descrizione della nostra festa si cimentarono italiani e stranieri. Soprattutto destinando i loro prodotti alle televisioni. Perché la domanda di base non ha mai trovato, di fatto, una risposta conclusiva: Palio, come è possibile che esista una cosa del genere?
Venerdì 27 dicembre i locali del Consultorio di Siena non saranno accessibili. Le attività previste…
Il Comune di Siena ha prorogato l’avviso, destinato alle imprese del territorio, finalizzato all’erogazione di…
Sugli affitti brevi "bene la legge regionale" ed ora "è il tempo dei comuni, a…
Il pungitopo, il cui nome scientifico è Ruscus aculeatus, appartiene alla famiglia delle Ruscaceae (clado Rusceae)…
Lo straordinario presepe della farmacia di San Miniato è forse il più antico di Siena.…
Ben 4500 euro per aiutare Davide Papaccioli nelle sue cure mediche: è quanto ha raccolto…