Un ripensamento della storia della nostra città, dalle origini fino ad oggi passando dagli eventi più significativi come la battaglia Monteaperti o la crisi della Repubblica Senese. Mario Ascheri nella sua riedizione di “Storia di Siena” dà la sua lettura innovativa sul nostro passato,dando una sua interpretazione degli snodi decisivi che hanno contribuito a formare la città e non volendosi basare sulla lettura analitica dei dati storici.
Domani, giovedì 13 dicembre, alle 17, alla sala Sant’Ansano del Santa Maria della Scala, in occasione di SmsLive, sarà presentata la nuova pubblicazione del suo libro, riproposta dopo 5 anni dalla prima edizione. L’opera verrà discussa con l’autore da Pino di Blasio e Marco Falorni.
Il libro, apparso a fine 2013 aggiornato ai risultati delle elezioni amministrative che videro l’ascesa di Bruno Valentini, non fu oggetto di particolare attenzione a suo tempo. La città era ancora stordita dalla vicenda drammatica di David Rossi e dalla crisi del MPS entro il contesto politico in cui si era svolta la vicenda amministrativa di Franco Ceccuzzi e del commissario governativo.
Non si colse in quella contingenza che il libro era una riflessione di lungo periodo sulla storia della città. Non un libro sugli eventi, su questo o quel dettaglio, ma sui dati di fondo della storia senese, caratterizzata dalla straordinaria importanza del momento associativo, comunitativo, in ogni tempo, e non solo per le contrade.
Il largo ceto dirigente ha sempre avuto in passato una composizione variegata che ha consentito una vitalità altrove sconosciuta. Lo attestano i grandi fenomeni religiosi (da s. Caterina agli eretici illustri) e l’arte maggiore e minore, accompagnata da un artigianato d’alto livello che fino a tempi recenti ha dato una facies smart alla città, sempre sentita da tutti come una ‘capitale’, attuale o ex, sensibile al tema del’onore, del prestigio, dell’eccellenza.
Un ripensamento complessivo sulla storia di Siena. E infatti Ascheri ha rivisto alcuni snodi fondamentali di storia senese in modo nuovo: dalle origini del Comune alla natura del governo dei Nove senza indulgere nei dati militari ormai purtroppo da tempo ben conosciuti. Altre novità riguardano le origini delle contrade e il grande problema della nobiltà di Siena, irrobustita da un gruppo di famiglie già ‘popolari’ che hanno connotato fortemente l’identità culturale della città come città ‘nobile’, eccezionale, e non per nulla riconosciuta sito Unesco.