“C’è un significativo fenomeno di incoerenza tra i principi dell’Unione ed è il rifiuto di accogliere i migranti. L’atteggiamento tenuto è singolare, rispetto ai fondatori della Ue che indicarono orizzonti vasti e importanti, e gli sconcertanti avvenimenti nei luoghi del Continente dove delle persone vengono ignorate e vivono con il freddo e la fame”. E’ una forte lezione di democrazia e di apertura quella del capo dello Stato Sergio Mattarella, che nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Siena, lancia un monito ai Governi dei paesi membri della Ue quando parla della mancanza di accoglienza. Il Capo dello Stato ha rivolto il suo plauso alla struttura dell’Ateneo e al rettore Francesco Frati per avere accolto, tra gli studenti, anche i profughi afghani. “La vostra – dice Mattarella- è una scelta significativa di fronte al disallineamento rispetto alla solidarietà che dovrebbe essere propria della Ue”.
Il presidente della Repubblica ha iniziato la sua riflessione parlando della vita e dell’idea che questa “sia costituita da una successione di eventi ordinati, o da ritmi sempre uguali e immutabili”, un fatto che però “è sempre stato un’illusione. Che qualcuno coltiva tutt’oggi, per la verità. E’ sempre stato un’illusione – segnala – anche nei tempi in cui i mutamenti erano molto meno veloci di quanto avvenga in questi nostri tempi. Questo – prosegue – può naturalmente far provare qualche senso di incertezza, di insicurezza e di fragilità e contro questi sentimenti vi è soltanto un antidoto: quello coltivato e messo in opera in tutta la sua vita da Antonio Cassese. Alcuni punti fermi di carattere etico, e alcuni principi irrinunciabili della convivenza”.
Disabilità, accoglienza, pandemia: il presidente della Repubblica si muove lungo queste tre assi, riprendendo l’intervento del Magnifico Rettore Frati. Sulla disabilità “sono stati fatti passi importanti” ma “siamo ancora lontani” ed i ritardi sono “di carattere, culturale e di mentalità”, aggiunge il presidente della Repubblica. Il mondo della disabilità rappresenta “un giacimento di risorse ed energie importanti per interesse della società”.
Nel discorso del presidente c’è anche la ‘bocciatura’ dell’uso eccessivo di acronimi e abbreviazioni. E l’aggancio è relativo alla sigla che domina attualmente la scena politica: Pnrr. Parla, allora, il Presidente della Repubblica, di “quel programma governativo chiamato con l’acronimo Pnrr” e continua: “Apro una parentesi, Magnifico Rettore, non so se siano stati fatti in qualche Ateneo, ma se così non fosse sarebbe utile, studi per approfondire le conseguenze dell’uso smisurato degli acronimi sul linguaggio e – rimarca – sulla facilità di comunicazione”. Proprio sul Pnrr Matarella ribadisce che, per Università e scuole, “nel Piano c’è l’obiettivo di accrescere il loro ruolo, destinando risorse in misura rilevante. C’è bisogno della conoscenza”
La chiosa è sulla lotta al covid. “Siena ha una grande storia di vaccini – ricorda Mattarella-. Contro il virus abbiamo reagito con grande senso di responsabilità: manifestando rispetto per gli altri. Adesso affrontiamo un momento in cui contagi riprendono e l’Europa appare in difficoltà. Comunque, nel nostro Paese, grazie a nostri concittadini, la situazione è meno allarmante ma dobbiamo tenere comunque alta l’attenzione e affidarci, con fiducia, alla scienza”.
Il presidente della Repubblica, inoltre, rivolge parole di stima al personale degli Atenei partendo da quello di Siena: “Un patrimonio importante per la crescita culturale della società”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi