Parte da Siena il nuovo capitolo della lotta al tumore al seno con MammoScreen, un progetto di quattro anni da sette milioni di euro, cofinanziato per sei milioni dall’Unione Europea, mentre il resto delle risorse arrivano dal Governo Britannico.
MammoScreen è coordinato da Tls e portato avanti da un consorzio internazionale di sette partner: Umbria bioengineering tecnhologies; Servicio de salud de Castilla La Mancha, Scuola Imt, Alti studi di Lucca, Evita, Elaros 24/7 Limited; London South Bank University. Il progetto è stato presentato oggi in conferenza stampa e si pone l’obiettivo di generare evidenzia clinica sull’utilizzo di un mammografo che si basa su frequenze a microonde.
La tecnologia si chiama MammoWave, è sviluppata da Umbira bioengineering, e rappresenta la possibilità di avere un’alternativa al mammografo a raggi x. Ed inoltre le autorità sanitarie potrebbero così estendere lo screening alla mammella anche alle donne che rientrano nella fascia d’età tra 20 e 49 anni, che in Europa sono 98 milioni.
Lo strumento essendo facile da trasportare e assemblare, viene spiegato durante la conferenza, potrebbe essere portato anche in nei piccoli presidi ospedalieri territoriali e non solo nei grandi nosocomi cittadini. “Come Tls continueremo a sostenere queste idee visto che intendiamo favorire chi fa ricerca in campo medico”, ha sottolineato il presidente di Toscana Life Sciences Fabrizio Landi.
“Il nostro dispositivo è totalmente innocuo e sicuro e non prevede nessuno schiacciamento del seno. La tecnologia è stata validata fino ad adesso su 500 pazienti con risultati molto buoni sull’accuratezza”, afferma Gianluigi Tiberi, co-ideatore e co-fondatore del progetto e responsabile ricerca e sviluppo di Umbria Bioengineering tecnhologies che poi assicura: “i responsabili delle politiche sanitarie avranno le evidenze necessarie per aggiornare gli attuali programmi di screening al seno”.
Lo studio clinico è partito dall’ospedale di Perugia su un campione di 150 pazienti. Nei prossimi mesi saranno coinvolte diecimila donne su base volontaria che sono già state inserite in programmi di prevenzione per il tumore al seno a livello europeo. I Paesi dove si trovano i centri di reclutamento sono Italia, Spagna, Germania, Portogallo e Ucraina. L’obiettivo è confermare che la tecnologia MammoWave raggiunga una sensitività superiore al 90% ed una specificità di oltre il 95% nella rilevazione del tumore.
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