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Da Siena Lollobrigida alza il muro contro le contraffazioni: “La Ue tuteli l’agroalimentare. La dop economy è fondamentale”

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La difesa della qualità agroalimentare italiana passa dalla lotta senza compromessi alla contraffazione. È il messaggio che arriva da Siena, dove al Santa Maria della Scala si sta svolgendo il settimo Forum europeo sulla Qualità alimentare promosso da Qualivita.

Qui il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un’azione più decisa per proteggere le indicazioni geografiche, definendole patrimonio culturale oltre che economico. “Sulla contraffazione i controlli molto più serrati e le norme sempre più puntuali rappresentano un percorso che non chiediamo di portare avanti da soli: chiediamo che lo perseguano anche l’Unione Europea e il resto del mondo, assicurando che nelle indicazioni geografiche ci sia non solo valorizzazione, ma anche difesa dei territori, della cultura e dell’identità”, ha affermato.

Un tema su cui l’Italia si sta muovendo con rapidità: “Il nostro Paese sta già facendo molto, in maniera ferma e determinata, anche con una legislazione più stringente approvata in Parlamento e in Senato senza alcun voto contrario, e che vedrà l’approvazione alla Camera nei prossimi giorni. Una normativa con sanzioni che puntano soprattutto sulla deterrenza”.

Per Lollobrigida, la battaglia contro il “fake food” è rafforzata da un elemento culturale sempre più riconosciuto a livello internazionale: “Qualcosa che viene considerato degno di protezione internazionale – come la cucina italiana patrimonio UNESCO – lo è anche nei suoi singoli componenti. Dobbiamo garantire le nostre imprese, ma dobbiamo garantire anche la trasparenza per chi acquista e consuma”.

Un approccio che si collega direttamente al valore strategico della Dop economy, definita dal ministro “fondamentale”, perché espressione di quel patrimonio gastronomico costruito “per generazioni e oggi apprezzato in tutto il mondo”. Lollobrigida ha ricordato come la forza dell’Italia risieda in una filiera capace di unire tradizione e innovazione: “Un’agricoltura resiliente, capace di mantenere inalterato il legame con le nostre tradizioni e, al tempo stesso, di innovarle costantemente. I due fenomeni viaggiano insieme: agricoltura, produzione, trasformazione, valorizzazione e protezione del nostro modello agroalimentare e di ciò che ne deriva in termini di benessere e ricchezza”.

 

 

A Siena, accanto al ministro, è intervenuto anche il commissario europeo all’Agricoltura e all’Alimentazione, Christophe Hansen, che ha ribadito il ruolo centrale dell’Italia nella geografia europea delle produzioni di qualità.

“L’Italia è un campione mondiale non solo per il loro numero, ma anche per la qualità degli alimenti che vengono prodotti qui sotto indicazione geografica. È qualcosa di cui gli italiani possono essere orgogliosi, naturalmente, ma anche gli europei”, ha affermato Hansen, ricordando come questi prodotti siano richiesti in tutto il mondo. Proprio per sostenere la loro diffusione, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha proposto di rafforzare le risorse dedicate alla promozione, una scelta che il commissario accoglie con favore: “Sono molto lieto che la presidente abbia proposto di rafforzare il budget destinato alla promozione, sia all’interno dell’Unione Europea che all’estero, con la Buy European Food Initiative. Siamo molto orgogliosi di essere qui a Siena per portare avanti questo impegno per la tutela, ma anche per la promozione, dei nostri prodotti alimentari”.

Secondo Lollobrigida, la crescita della consapevolezza europea sul valore delle indicazioni geografiche è essenziale per rafforzare il fronte comune contro le imitazioni. Il Forum di Siena, ha spiegato, “sarà un passo avanti per avvicinare la consapevolezza delle nazioni europee a quella italiana. Certo, noi abbiamo 897 indicazioni geografiche, siamo leader incontrastati per numero; altre nazioni ne hanno molte, altre poche: devono investire di più su questo. Senza dubbio le indicazioni geografiche, anche quelle nazionali, sono un patrimonio di tutti”.