“Abbiamo voluto fare questa mostra e investire in questo momento difficile per dare un’occasione agli artigiani senesi. In questi giorni di difficoltà ci muoviamo per dare opportunità di lavoro ed un aiuto al territorio. Mi appello ai giornalisti: facciamo conoscere a tutti la mostra e questa città”. Questo è il messaggio che il responsabile senese di Opera-Civita Stefano di Bello lancia durante la presentazione della mostra “Il sogno di Lady Florence Phillips”. Di Bello ha poi concluso la riflessione parafrasando il poeta Mario Luzi:”Non interrompere il cammino che è nostro da sempre, venite a prendere sostanza di futuro”.
Come dicevamo al Santa Maria della Scala si svela “Il sogno di Lady Florence Phillips”: più di 60 opere che raccontano oltre cento anni li di storia negli occhi dei più grandi artisti contemporanei. Dall’Impressionismo fino alla Pop-art, da Cézanne a Picasso . Con la mostra evento dell’anno, che porta la firma di Opera – Civita ed è promossa dal Comune, arriva a Siena il meglio della Johannesburg Art Gallery , che nacque proprio grazie alla volontà e alla passione di Lady Florence Phillips. Cambiamenti economici, politici e sociali testimoniati dalle correnti di fervida creatività e colori e tecniche, fantasia e turbolenti sentimenti si accavallano nell’esposizione testimonianza della cultura e dell’arte che superano tutto. Anche il periodo dell’emergenza sanitaria che ha messo a tacere arte e cultura.
La mostra sarà accessibile da domani, venerdì 24 luglio, fino al 10 gennaio 2021 e si potrà godere di tutte le bellezze in totale sicurezza.
Oggi invece è stato il giorno della presentazione. A portare i saluti istituzionali del Municipio è stato il sindaco di Siena Luigi De Mossi: “L’idea di Florence Philipps è stato vincente, la sua collezione è una delle più importanti del Sudafrica”. De Mossi, che è un grande appassionato d’arte, ha poi evidenziato la ricchezza delle opere contenute della mostra, “Ci sono i Preraffaelliti, gli Impressionisti, c’è Warhol e Liechtenstein. Il ‘sogno’ di questa donna merita una visita, il suo è un filo che dal 1906 si lega ai nostri tempi”. Infine De Mossi parla del suo sogno: “il Santa Maria della Scala diventerà uno dei musei più importanti del mondo, farà concorrenza al Louvre”.
Van Gogh, Degas, Monet, Matisse, Turner, Rodin, Moore, Derain, Sargent, Sisley, Bacon, Modigliani. Questi sono solo alcuni dei nomi i cui capolavori sono con tenuti nella collezione. “Lady Florence voleva creare un museo dall’alto valore sociale e rendere questa mostra utile a tutta la città di Johannesburg”, così esordisce la curatrice dell’esposizione Simona Bartolena che aggiunge “la galleria ha tenuto fede alle priorità della sua fondatrice e tutt’oggi si propone di formare giovani artisti sudafricani, Opera – Civita ha dimostrato grande coraggio e professionalità”.
Per Siena, come afferma ancora la curatrice, la selezione delle opere è stata fatta ” seguendo quello che era il gusto di lady Phillips. Dall’arte francese di impressionisti e preimpressionisti, si prosegue con il postimpressionismo e poi van Gogh e Cézanne. Artisti come Picasso e Matisse raccontano il ‘900 fino alla comparsa della Pop-art. Ci siamo focalizzati anche su tanti artisti sudafricani, con una differente cultura e formazione, ma che hanno fatto del lavoro una bandiera di libertà contro l’apartheid”.
Informazioni, prevendite e prenotazioni al numero +39 0577 286300 o scrivendo una mail a sienasms@operalaboratori.com.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
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