Si inaugura venerdì 30 agosto, alla Galleria Olmastroni all’interno di palazzo Patrizi in via di Città, 75 a Siena, la mostra “In Attesa di Gaia” dell’associazione Le Tre e un Quarto Aps. L’evento rientra ne “Le stagioni dell’arte”, il calendario del Comune di Siena presso la Galleria.
“In Attesa di Gaia” guida lo spettatore in un percorso visuale di attesa, di scoperta e di inclusione spontanea. Chi osserva è introdotto in un mondo vegetale, ne è avvolto, entra in comunione con la natura nella sua espressione più piena e fertile. I giovani, i protagonisti di questo racconto, sentono il desiderio di voler rompere gli schemi imposti dall’ambiguità di un mondo che rifiutano e che vorrebbero cambiare. Con i loro sguardi, i loro corpi, le loro anime, i ragazzi si rendono portavoce di una denuncia: il rifiuto del mondo così come le precedenti generazioni glielo stanno consegnando. Un mondo in cui il futuro sembra non trovi spazio, un mondo in cui la bellezza viene soffocata dal disordine, un mondo che preferisce relazioni artefatte a rapporti autentici. Scopi e obiettivi della mostra sono, attraverso il gesto artistico, trasmettere lo spazio che accoglierà l’esposizione come un luogo in grado di creare momenti di libertà e di attenzione radicale a tematiche sempre più attuali; l’esposizione ha anche il merito di far comprendere l’enorme contributo che la disabilità dà come risorsa artistica e non come realtà che necessita solo di assistenza. Qui sono i giovani (disabili e non) protagonisti e portatori di tematiche attuali in maniera veritiera, autentica e consapevole; lavorare alla costruzione di una società giusta ed inclusiva, al servizio delle persone a partire da quelle più fragili, come ad esempio le realtà impegnate in progetti di formazione, integrazione sociale e lavorativa alla ricerca di un percorso verso l’autonomia.
Le Tre e un Quarto Aps ha intrapreso nell’anno 2023 una collaborazione artistica con l’orto botanico “Il Giardino dei Semplici” di Firenze, finalizzata alla realizzazione di un’esposizione temporanea all’interno di idonei spazi espositivi di enti pubblici e/o privati. L’esposizione sarà costituita dai vari momenti e contenuti: trentanove fotografie e una video installazione che compongono il percorso espositivo; un video backstage che documenta i diversi momenti di esplorazione dell’orto botanico da parte dei ragazzi/e coinvolti nel progetto; manufatti in ceramica realizzati dai ragazzi/e dell’associazione a partire da elementi vegetali presenti nelle collezioni dell’orto botanico e pannelli informativi a corredo degli oggetti esposti con specifica delle specie botaniche utilizzate; componimenti poetici realizzati dai ragazzi/e dell’associazione che accompagnano il percorso espositivo; esibizione di arte performativa da parte di ragazze e ragazzi dell’associazione (all’inaugurazione dell’esposizione); catalogo che raccoglie in forma cartacea quanto sopra elencato. Il curatore dell’esposizione è Lorenzo Bojola. Autrici degli scatti fotografici e delle riprese video sono rispettivamente Candida Vettori e Federica Bargagni. Partner del progetto sono Giardino SottoVico Aps ed Ente Cambiano