Il Comune pubblicherà un bando-pilota per dare incentivi economici a quei proprietari di abitazioni che affitteranno o rinegozieranno la locazione della casa ad un canone concordato.
Per la revisione dei contratti esistenti sono previsti contributi una tantum da mille euro. Tremila invece gli euro per la firma di nuovi contratti.
Per la misura, chiamata “Contributo straordinario per la promozione del canone concordato”, palazzo pubblico ha stanziato 1oomila euro per il 2024. Risorse che potrebbero aumentare anche sulla base della risposta di mercato.
“Per promuovere l’iniziativa ed evidenziarne i vantaggi per i proprietari, sarà redatto un documento per raffrontare il canone libero con il canone concordato, a seconda della tipologia dell’immobile e della zona residenziale”, fa sapere il Comune in una nota. “E’ allo studio anche la possibilità di produrre una brochure che illustri i vantaggi della sottoscrizione di contratti a canone concordato”.
“A questo bando vorremmo affiancare un’ulteriore strategia per incentivare i proprietari ad immettere sul mercato alloggi ad oggi vuoti perché necessitano di una ristrutturazione dai costi elevati”, ha detto l’assessore delle politiche alla casa Micaela Papi, che ha partecipato alla prima riunione dell’osservatorio territoriale del mercato pubblico e privato della locazione e delle politiche abitative, organismo nato per contrastare il disagio abitativo nel territorio.
“Stiamo valutando insieme ad Ance, coinvolgendo anche gli ordini dei professionisti, la possibilità di stipulare una convenzione, in base alla quale il proprietario che decide di ristrutturare l’immobile, con il vincolo di locarlo poi a canone concordato, potrà usufruire di un prezzo più basso, basato su criteri oggettivi, per quanto concerne il costo della ristrutturazione”, ha aggiunto.
Papi ha aperto il confronto con le associazioni di settore facendo sapere che il bando per gli alloggi Erp sarà pubblicato a metà marzo “in forma integralmente digitale, accessibile tramite Spid o con l’assistenza degli uffici comunali o associazioni convenzionate”
“Tra le novità – ha continuato -, verrà prevista la possibilità per i nuclei familiari in graduatoria di prendere degli alloggi con piccoli lavori di manutenzione a carico, al fine di assegnare un maggior numero di case. Sarà possibile, inoltre, far scorrere la graduatoria assegnando alloggi piccoli a nuclei familiari di massimo tre persone, saltando quelli più numerosi”.
Cinquecento le domande previste per le abitazioni, 200 gli alloggi che dovrebbero essere assegnati. “Per raggiungere questo obiettivo, è importante effettuare il prima possibile le manutenzioni sugli immobili che al momento sono inutilizzabili – ha proseguito l’assessore-. Dei 1050 alloggi Erp a disposizione del Comune, infatti, 115 sono da ristrutturare. Di questi 82 sono in attesa di fondi e progetti, 22 fanno parte del piano presentato dall’ente gestore Siena Casa Spa alla Regione nello scorso mese di luglio, 12 saranno ristrutturati grazie al bando ‘Habitus’ della Fondazione Mps (a tal proposito, insieme al gestore abbiamo già individuato gli immobili che saranno oggetto degli interventi). Stiamo valutando la possibilità di procedere direttamente alle manutenzioni attraverso un intervento sostitutivo degli uffici tecnici comunali, previo accordo con Siena Casa in deroga al contratto di servizio”.
In merito al bando per il contributo affitti, sono state ammesse 345 domande: 268 di fascia ‘A’ (contributo massimo 3100 euro a nucleo familiare) e 77 di fascia ‘B’ (contributo massimo di .325 euro a nucleo familiare); su un fabbisogno massimo accertato di 846647 euro, i fondi disponibili sono stati pari a 293700,05 euro, pari al 34,70 per cento di copertura.
Il risultato, dice Papi, “è apprezzabile, perché la misura non trova più finanziamento tramite fondi dello Stato e il Comune ha fatto un grande sforzo per reperire nelle pieghe del bilancio risorse proprie. I contributi verranno erogati nella prima metà del 2024”.
Per gli sfrattati per morosità incolpevole è stato pubblicato un apposito bando che ha uno stanziamento di 76257,75 euro da destinare ai proprietari degli alloggi.
Poi c’è il social housing, con gli interventi per aiutare le famiglie del ceto medio che non hanno reddito sufficiente per l’affitto e per comprare casa. Sul tema parla il vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani: “Innanzitutto – ha spiegato – occorre che nel piano operativo la voce ‘social housing’ sia distinta dal residenziale tradizionale, cosa che al momento non è prevista. Successivamente dovremmo individuare immobili adatti, valutarne la fattibilità, capire se il mercato senese è pronto a recepire un progetto di questa tipologia. Per far questo, è indispensabile avere una banca dati aggiornata per studiare le migliori soluzioni possibili”.
Al termine della riunione, dopo gli interventi e le proposte dei presenti, l’assessore Papi ha chiesto di poter attivare tavoli specifici su alcune tematiche più urgenti: la costruzione e l’aggiornamento di una banca dati sul mercato immobiliare, il disagio abitativo degli studenti, il disagio abitativo della fascia “grigia” e gli affitti a canone concordato, gli alloggi Erp, l’emergenza abitativa, i contributi affitti, l’edilizia sociale e il social housing.