
Undici mesi dopo a Bettole potrebbero tornare le carovane di protesta dei trattori, con i blocchi del casello autostradale. Agricoltori italiani, uno dei gruppi nati seguito delle mobilitazioni dello scorso gennaio, sta valutando se ricominciare a manifestare. La decisione sarà presa il prossimo giovedì. “Dopo le promesse del Governo non abbiamo ottenuto niente”, afferma Salvatore Fais, membro del gruppo. “L’idea quindi sarebbe di ripartire con un presidio in Valdichiana, che ad inizio dell’anno è stato uno dei più importanti a livello nazionale”. I prezzi dei prodotti, quello del carburante e la liberalizzazione dei centri di servizio sono gli argomenti all’ordine del giorno portati dagli agricoltori. “Con l’Esecutivo – dice ancora Fais- non c’è stata più interlocuzione da giugno. Il Ministero è rimasto in silenzio ed anzi stanno favorendo le associazioni di categoria e le multinazionali. Sentiamo parlare di progetti in Africa, di Mercosur. Ma per il nostro settore in Italia non è stato fatto nulla”. E sempre sull’accordo Ue -Mercosur, cioè il mercato dell’America Meridionale, “credo che noi produttori saremo i primi danneggiati – conclude – . Come ben sappiamo non siamo capaci di reggere i costi del Sud America. Qui da noi ci sono altri regolamenti per la produzione”.