Dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione: a Siena si riduce del 40% la platea dei beneficiari

A Siena e provincia la platea di chi riceverà Assegno di inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro, entrati in vigore nel 2024,  si ridurrà almeno del 40% rispetto a quella dei percettori di reddito di cittadinanza.

La stima è stata pubblicata nel settimo rapporto su “Povertà e inclusione sociale in Toscana” che è stato presentato oggi.

In Toscana i beneficiari di queste nuove misure di contrasto alla povertà saranno il 50% in meno rispetto a quanti percepivano il reddito. Ed il dato sta allarmando la giunta.

“Una quota sempre più numerosa ampia della popolazione è a rischio povertà, ma il Governo continua a privare sempre più cittadini in difficoltà di strumenti basilari per la sussistenza”, accusa l’assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli durante l’iniziativa.

“Per il secondo anno – ha proseguito – nella legge di bilancio non ci sono fondi per il contributo affitti che ogni anno veniva richiesto da oltre quindicimila persone. E da quest’anno, secondo le stime del rapporto si dimezzerà la platea di coloro che potranno avere un reddito minimo con cui sostenersi. Sarà un grande risparmio per il governo, molto meno per gli enti locali che dovranno rispondere alle situazioni di fragilità senza avere strumenti a disposizione”.

Nelle due zone socio-sanitarie dell’area Senese e dell’Alta Val d’Elsa almeno una percentuale del 6,3% dei nuclei familiari ha un Isee inferiore a seimila euro. Numeri più bassi nell’area Amiata-Valdichiana e Val d’Orcia dove si scende al 5%.

Nel nostro territorio a novembre 2023 sono state 847 le famiglie che hanno ricevuto il reddito di cittadinanza, di cui 320 nei nove comuni dell’area Senese (interessante la percentuale dei percettori extracomunitari: sono il 15%).

Complessivamente i cittadini toscani in povertà assoluta sono scesi dal 6% del 2021 al 5,5 del 2022. L’inflazione continua però a farsi sentire ed ha determinato la graduale riduzione dei consumi sia di beni essenziali (come acqua, gas e luce), sia per svago e tempo libero.

MC