Unica grande fiera internazionale del turismo a svolgersi – in presenza fisica e non online – TTG Travel Experience di Rimini è stata per tre giorni la grande vetrina delle proposte turistiche per un 2021 che si annuncia quanto mai incerto.
Non ci sono andato di persona (esclusivamente per impegni professionali, non per timore di contagio), ma l’ho seguito su internet e sui canali social, che rappresentano anche un modo non banale per filtrare i tantissimi contenuti di un appuntamento come TTG, che è veramente di alta qualità.
Ho potuto così seguire il debutto a Rimini del nuovo, dinamico Convention Bureau Terre di Siena e dei suoi 30 membri, impegnati a promuovere Siena e dintorni come una destinazione congressuale attraente per eventi di piccole e medie dimensioni. L’agenzia regionale Toscana Promozione Turistica ha invece selezionato una sorta di dream team, ovvero un “quintetto” dei sogni composto da Terre di Siena, Terre di Pisa, Versilia, Pistoia crocevia dei cammini e l’itinerario dedicato a Dante Alighieri da Firenze a Ravenna nel 700° anniversario della morte. Una selezione non facile, ma necessaria quando si hanno così tante opportunità di viaggio come nella nostra regione.
I padroni di casa, ovvero la Regione Emilia-Romagna, si sono confermati i consueti campioni in tema di promozione ed accoglienza turistica, con un programma molto ambizioso di turismo sportivo – dal titolo “Lo sport in valigia” – che coinvolge in maniera originale le federazioni nazionali, le società ed i club, offrendo loro le condizioni più vantaggiose per organizzare eventi sportivi di livello internazionale. Che hanno il doppio e non trascurabile merito di riempire alberghi e ristoranti anche fuori stagione e di generare tanta buona economia sul territorio. Come L’Eroica e Strade Bianche hanno dimostrato proprio qui in provincia di Siena.
Molto interessante anche il seminario della Regione Basilicata su NaturArte, una manifestazione nata nel 2015 e che coinvolge – e valorizza – i 5 parchi naturali della regione, dimostrando che la sostenibilità dei flussi turistici nelle aree protette è una delle vie maestre da seguire proprio per disporre delle risorse economiche necessarie alla tutela.
Ma il momento di maggiore riflessione è stato, almeno per me, la presentazione del Manifesto della comunicazione non ostile (https://paroleostili.it/) applicato al turismo, come forma di educazione civica contro la violenza delle parole. Un’attenzione che qualifica l’accoglienza di una destinazione, nel momento più importante, che è quello della consultazione in rete e della scelta di dove andare.
Roberto Guiggiani