Amitav Ghosh ha “dato un contributo, con la sua imponente produzione letteraria, alla creazione di una estetica ambientalista, abbracciando una molteplicità di forme espressive e rendendo il suo lavoro di particolare interesse”.
Questo è quello che si legge nella motivazione del dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne dell’Università di Siena per la laurea ad ad honorem in Lettere moderne al celebre scrittore indiano.
La cerimonia si svolgerà il 4 luglio al rettorato e sarà aperta dai saluti del rettore Roberto Di Pietra e del direttore del Dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne, Pierluigi Pellini, cui seguirà la laudatio pronunciata dalla professoressa Elena Spandri, ordinaria di Letteratura inglese all’Università di Siena. Subito dopo, Amitav Ghosh terrà una lectio magistralis dal titolo “Intimations of apocalypse: catastrophist and gradualist Imaginings of the planetary future”.
Ghosh interverrà anche l’1 luglio al San Niccolò nell’ambito dell’incontro “Lo scrittore e il mondo: conoscere oltre i confini. Un dialogo con Amitav Ghosh”, che sarà aperto a tutti gli interessati.
L’appuntamento si terrà dalle 10.30 nell’aula 101 del complesso didattico (via Roma 56). Parteciperanno i docenti dell’ateneo Simone Bastianoni, Armando Cutolo, Simona Micali e Niccolò Scaffai, e Tiziana de Rogatis dell’Università per Stranieri di Siena; introducono Roberto Di Pietra e Elena Spandri.
“Siamo onorati e lieti di accogliere nella nostra comunità il professor Amitav Ghosh per il conferimento della laurea – ha commentato il Rettore Roberto Di Pietra – e per questo ringrazio il dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne, che ha fortemente sostenuto l’iniziativa”.
Ghosh, continua, “è una delle voci più autorevoli della letteratura mondiale e le sue opere sono fondamentali per comprendere dinamiche storiche e culturali complesse con cui siamo e saremo sempre più chiamati a confrontarci. Il suo lavoro offre uno sguardo lucido su temi cruciali, dall’imperialismo alla decolonizzazione, dagli impatti del cambiamento climatico alle migrazioni. Tutti temi che sono di grande rilevanza per un’istituzione come la nostra impegnata nelle sfide della sostenibilità, dell’integrazione e dell’inclusione”.