“Per intervenire ci servono le autorizzazioni”: è l’appello che lancia Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio di Bonifica: “Abbiamo necessità dei giusti strumenti per contrastare la grande quantità di acqua caduta nel territorio negli ultimi giorni”.
Bellacchi comunque crede di essere vicino a raggiungere la sintesi nelle trattative con l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni: “Ci servono alcune autorizzazioni dall’Ufficio Ambiente. Spero di ottenerle la prossima settimana per poi risolvere i problemi” .
Dopo settimane di pioggia intensa però lo sguardo del Consorzio del Bonifica deve volgere alla nuova ondata di caldo, che potrebbe portare anche la siccità, come nei mesi estivi dello scorso anno.
La soluzione è sempre quello del ripristino della diga di San Piero in Campo per cui, nel mese di marzo, l’Autorità di Distretto, attraverso le risorse del Mit, aveva inteso dare il via alla fase di completamento.
A settembre è prevista la gara per la verifica di fattibilità per il completamento dell’invaso per usi plurimi sul fiume Orcia a San Piero in Campo, nei comuni di Radicofani e Pienza.
“San Piero in Campo non interessa solo Siena e la Val d’Orcia ma anche la parte alta della provincia di Grosseto – ha aggiunto Bellacchi – Con due province insieme, un unico Consorzio di Bonficia e la Regione insieme sono convinto che da parte del Ministero ci saranno i dovuti accorgimenti”
Dieci infine le opere idrauliche su cui il Consorzio lavorerà in estate per un investimento di tre milioni di euro. Questi lavori, finanziati da Regione Toscana, fanno parte dell’imponente piano di contrasto ai cambiamenti climatici, tra mitigazione del rischio idraulico e supporto all’agricoltura, messo in atto da Cb6.