Come può una macchina comporre versi che rispettano lo stile di personaggi del calibro di Dante Alighieri e Francesco Petrarca? È questa la sfida del progetto “Dante vs Petrarca”, un modello di apprendimento automatico in grado di replicare lo stile poetico delle terzine e dei versi tratti da La Divina Commedia e da Il Canzoniere, simulando il comportamento creativo di un essere umano attraverso due algoritmi che generano un contenuto originale e corretto nella forma stilistica, sfruttando la tecnica del Deep Learning.
Il lavoro di ricerca nasce nell’ambito del laboratorio congiunto tra QuestIT, azienda del gruppo The Digital Box e guidata dal presidente Marco Landi – ex COO di Apple Computer – e SAILab – Siena Artificial Intelligence Lab, il laboratorio di ricerca e sperimentazione di applicativi di intelligenza artificiale del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche dell’Università di Siena.
Il progetto “Dante vs Petrarca”. Lo studio nasce dall’idea di replicare, attraverso le macchine, la peculiarità tipicamente umana di comporre poesie, in modo da trasmettere significati emotivi profondi proprio come fanno i poeti nel loro processo creativo. “Dante vs Petrarca” è un vero duello a colpi di poesia, dove il confronto procede generando un verso o una terzina, utilizzando come incipit una parola ripresa dal verso precedente con la tecnica del Machine Learning.
«Il progetto Dante vs Petrarca – commenta Marco Maggini, docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche dell’Università di Siena – nasce da una collaborazione congiunta nell’ambito del laboratorio su tecnologie di analisi semantica del linguaggio artificiale, con il quale è possibile, per la prima volta, dare vita a nuovi versi poetici replicando la creatività di un poeta».
«Oltre alla sfida in sé, puramente di carattere scientifico e tecnologico – spiega Leonardo Rigutini, responsabile di ricerca e sviluppo di QuestIT- disporre di macchine addestrate, in grado di generare versi e terzine nello stile di autori scomparsi, può anche costituire un valido strumento per studiare e comprendere le caratteristiche chiave di un poeta».