Siena

David Rossi, Gotti Tedeschi: “Non lo conoscevo. Fusione Mps-Antonveneta? No della Fondazione”

David Rossi? “Non c’ho mai parlato. E lui non mi ha mai cercato”. Lo ha detto Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior, durante l’audizione nella commissione di inchiesta sulla morte dell’ex-manager di Mps.

“Non conosco il dottor Rossi. E non l’ho mai incontrato. Se l’ho incontrato è stato per caso. Senza sapere chi fosse- ha proseguito Gotti Tedeschi-. Ho avuto frequentazioni al Monte dei Paschi per ragioni che voi conoscete, ragioni che erano legate all’operazione Antoveneta. Ma io non credo di aver visto il dottor Rossi. Ho scoperto che esisteva quando ho letto sui giornali della vicenda”.

“Perché c’era il post-it con il suo nome nell’ufficio di Rossi?”, hanno chiesto dalla commissione. “Non lo so, non posso saperlo – così Gotti Tedeschi ha risposto alle domande dei commissari-. Mi chiedo perché non avete fatto un’analisi calligrafica per sapere chi ha scritto il nome e il numero di telefono. Io posso immaginare che glielo possa aver dato Mussari dicendogli: ‘Se hai bisogno di sentir qualcosa sul ruolo che ha avuto Santander chiama Gotti Tedeschi’. Questa però è l’unica ragione per cui posso immaginare che ci fosse un mio post-it lì”.

Ancora Gotti Tedeschi: “I miei interlocutori al Monte sono stati l’avvocato Mussari, il dottor Vigni – ha proseguito-. Mentre in Fondazione c’era il dottor Mancini. I primi colloqui, per capire se fosse stata fattibile l’operazione (Antonveneta ndr.), furono fatti con Mussari”.

“Quando ero presidente dello Ior, non ho avuto rapporti con Mps e Antonveneta”. Così il banchiere nella seconda parte del ragionamento che è stat focalizzata sull’acquisto di Antonveneta da parte di Mps. “Avevo proposto un altro tipo di operazione- continua- e cioè la fusione. Mussari era d’accordo, ma FMps no, non si voleva diluire”. Dopo questo Santander “dette l’incarico a una banca neutrale per vendere. E a Palazzo Sansedoni fu detto “compriamo”. Per Gotti Tedeschi Antonveneta “era una banca attraente” e il Monte avrebbe potuto “controllare il 10% del mercato. Ma c’è stato un problema di tempo:a fine 2007 crolla il mercato americano e l’acquisto è stato di qualche settimana prima”.

 

marco crimi

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