Adesso si può gridare a gran voce: saranno dazi amari! Questa è l’esclamazione che già negli scorsi mesi aveva preso piede e che oggi, dopo l’annuncio ufficiale di Trump sui dazi all’UE del 30% sulle importazioni a partire dal 1° agosto, riecheggia maggiormente. Una situazione, che porterà numerose difficoltà all’economia europea e di conseguenza anche a quella toscana e senese, in quanto il mercato americano per il settore agroalimentare (tra i più proficui del nostro territorio) è considerato quello principale.
“La situazione è molto preoccupante – commenta il direttore di Coldiretti Siena, Simone Solfanelli -, ma non ce ne siamo resi conto solo adesso, perché già da qualche mese il mercato è fermo a causa di questi dazi. Nella nostra provincia, contiamo oltre 5000 addetti nel settore vitivinicolo ed oltre 2500 aziende e considerando che il 40% delle esportazioni del nostro vino sono negli Stati Uniti, si parla di un danno che potrebbe valere oltre 200milioni di euro”.
Non sarà semplice, dunque, trovare una soluzione, poiché il mercato si è fermato già nei mesi precedenti e per tornare indietro ci vorrà diverso tempo. Inoltre, le decisioni non dipenderanno solamente da noi. Per avere una risposta definitiva su ciò che accadrà, probabilmente è ancora presto, ma è chiaro che una situazione del genere non può che portare criticità alla nostra economia.
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