Dazi USA, la rassicurazione di D’Aquanno: “Nessun impatto sugli scaffali italiani”
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Siamo alla vigilia: domani, mercoledì 2 aprile, è la data da segnare nel calendario perché segnerà il punto di svolta nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, con il presidente Donald Trump che svelerà quali saranno le merci ed i paesi colpiti dai dazi.
Già però la sola minaccia di tariffe al 200% sul vino ha picchiato duro nel settore enologico locale, con ordini bloccati e bottiglie fermate dal panico degli importatori a stelle e strisce, che temono di dover pagare un conto salato per avere le etichette. Ma per i consumatori italiani ci saranno ricadute?
“Secondo me no, ma avrà ripercussioni molto importanti sull’export, sull’intera filiera e naturalmente sull’occupazione. Aspettiamo con fiducia: siamo presenti dall’inizio e abbiamo imparato ad ammortizzare bene i colpi. Siamo attenti a questa situazione, che ci riguarda direttamente come attività. Dobbiamo anche considerare le problematiche legate alle informazioni che si diffondono rapidamente in rete e che poi hanno effetti a catena sull’intero settore. Quindi attendiamo fiduciosi l’ufficialità di domani”. Parola di Elena D’Aquanno, che con Enoteca Italiana si prepara a sbarcare a Verona, al Vinitaly, con numerose novità. “Enoteca Italiana quest’anno ha in programma una serie di appuntamenti. Dovremo gestire bene l’agenda perché abbiamo tantissimi incontri, non solo con produttori vinicoli da tutta Italia, ma anche con stakeholder e produttori di distillati – prosegue-. Inoltre, molte aziende sono interessate alla nostra progettualità museale e ad investire tempo e risorse nei nostri bastioni. Questo riguarda non solo Siena, ma tutta Italia e il mercato internazionale”.