‘Deaf eyes – Sguardi sordi’, mostra per fotografi sordi nel progetto di Fondazione Musei Senesi

Una mostra fotografica e una call per fotografi sordi di tutta Italia: è il nuovo progetto di Fondazione Musei Senesi promosso in collaborazione con Siena School for Liberal Arts che mira a valorizzare l’arte fotografica come narrazione sociale di esperienze di vita e, al contempo, a esprimere in modo creativo ed artistico l’eredità culturale sorda.

Per chi ha uno sviluppato senso della vista, la fotografia è uno strumento prezioso per leggere il mondo. Ma quale è la dimensione emotiva che muove questi scatti? Quanto influisce la sordità rispetto alla propria percezione del reale? Come l’eredità della cultura sorda viene reinterpretata attraverso l’obiettivo? Sono questi gli input a cui i fotografi sordi potranno ispirarsi per candidare le proprie immagini al bando di selezione intitolato “Sguardi sordi: disegnare il linguaggio dei segni – Deaf Eyes: Landscaping Sign Language”. Le opere selezionate saranno esposte dal 30 aprile al 30 settembre 2022 al Museo archeologico di Murlo. A questo percorso si affianca la mostra “Prospettive emotive attraverso gli occhi – Emotional Perspective Through The Eyes”, realizzata dal fotografo sordo di calibro internazionale Daniele Le Rose, che coordina tutto il progetto espositivo (www.mitorose.com). Le Rose, nei suoi scatti in bianco e nero, combina composizioni lineari a curve e contrasti nell’esposizione, cercando l’invisibile in scene ordinarie e innescando nell’osservatore una relazione rispetto alle proprie esperienze personali.

La call e la mostra si inseriscono nell’ambito del progetto europeo “Deaf Museums” a cui Fms partecipa dal 2020 e che ha l’obiettivo di conservare e valorizzare il patrimonio culturale e storico delle comunità sorde di ogni Paese, per fare conoscere e comprendere il loro mondo e la loro quotidianità. Una valorizzazione che, attraverso uno sguardo sul passato ma anche un’attualizzazione e interpretazione del presente, permette di sostenere e promuovere il futuro della comunità sorda. Il progetto prevede la produzione di contenuti ispirati a buone pratiche che serviranno a chiunque voglia impegnarsi per preservare e condividere il patrimonio sordo a partire da una sorta di corso base sulle competenze museali.

Ogni partner del progetto Deaf Museums è, quindi, impegnato in una proposta espositiva. Quella di Fms si intreccia all’esperienza della Siena School for Liberal Arts che verrà inaugurata pure il 30 aprile, ma nel pomeriggio: sarà dunque una giornata che, sul territorio senese, in collaborazione con le associazioni, ci ricorda come i musei debbano essere spazi di inclusione e accessibilità e come gli artisti contemporanei, attraverso la fotografia e gli altri media, possano creare ponti tra le persone e abilitare la condivisione di esperienze, l’empatia e, soprattutto, le emozioni. Alla mostra si affiancheranno video interviste agli artisti in Lingua Italiana dei Segni per ripercorrere la loro poetica con riferimento alla cultura sorda.

Possono partecipare al bando artisti sordi italiani o residenti in Italia e maggiorenni; ognuno potrà presentare al massimo tre immagini che saranno valutate da un’apposita commissione. Il bando, la cui candidatura è libera e gratuita (Fms sosterrà i costi di stampa degli scatti), scade il 3 aprile alle ore 23.59. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito di Fms.

Il progetto Erasmus Plus “Deaf Museums” coinvolge sette organizzazioni diverse collocate in sei Paesi europei: Siena School for Liberal Arts e Fms per l’Italia; ICLan per il Regno Unito; Pragma per l’Olanda; Eud per il Belgio; Equalizent per l’Austria; Deaf Studio per la Slovacchia. Si tratta di un percorso di condivisione di buone pratiche e di attivazione di risorse educative aperte pensate per le comunità sorde internazionali.

Il Museo archeologico di Murlo ospita una straordinaria collezione di reperti etruschi, per lo più provenienti dall’area di Poggio Civitate, su cui sorgeva un sontuoso palazzo orientalizzante – testimonianza di una città viva e non soltanto di una necropoli. Il Museo, riconosciuto di rilevanza regionale, si impegna da anni per promuovere l’accessibilità e l’inclusione sociale attraverso progetti specifici.