“Quanto segnalato dalla Cgia di Mestre non è piacevole ma bisogna anche sapere che l’aumento dell’indebitamento non significa per forza incremento della povertà”.
Francesco Pulitini, presidente di Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura, prova a contenere l’allarme che è emerso in città dopo lo studio diffuso dall’associazione degli artigiani sull’indebitamento delle famiglie.
Il fatto che Siena sia nona nella classifica dei conti in rosso, per Pulitini, non deve essere per forza letto come un brutto segnale, visto che nella top ten del ranking della Cgia ci sono province economicamente ricche e dinamiche.
Ma l’attenzione sull’usura va comunque tenuta alta, così come andrebbe conosciuta maggiormente l’attività di quelle realtà che cercano di contrastare questo fenomeno.
“Non si conoscono molto bene le Fondazioni come la nostra – dice Pulitini -. Il nostro operato però è molto utile, soprattutto in un momento in cui l’indebitamento delle famiglie è andato ad aumentare”.
Un appello infine viene lanciato al mondo delle banche, verso cui Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura si è posta come facilitatore per l’accesso al credito da parte delle famiglie. “Adesso però sappiamo che i problemi di accesso al credito ci sono. E le banche non ci facilitano – prosegue Pulitini -. Per questo il rapporto con le Fondazioni è andato a complicarsi. Ecco quindi che auspico che, da questo mondo, ci sia maggiore consapevolezza e disponibilità ad una collaborazione”.
Mar. Cri.