Archiviato il procedimento contro Degortes per infedeltà patrimoniale. Tre anni di indagini per scagionare l’imprenditore senese dall’ipotesi di reato di infedeltà patrimoniale, ovvero di aver acquistato a prezzo di favore gli immobili Vim, la società controllata da Sansedoni Spa e Lehman Brothers.
Per voce dell’avvocato difensore Roberto Martini, Antonio Degortes si toglie i sassolini dalle scarpe: “Tre anni di assoluto ‘calvario’ da parte del mio cliente, che fu ingiustamente accostato dalle cronache locali e nazionali alle note vicende della Banca Monte dei Paschi, e per le quali pubblicazioni ancora oggi, sono pendenti vari procedimenti penali per diffamazione a seguito delle querele sporte dal Degortes. Il PM Dr. Natalini, che ha disposto anche consulenza tecnica sul valore degli immobili, ha ritenuto che Degortes non avesse acquistato a prezzi di favore gli immobili dalla società VIM, società controllata da Lehman Brothers e Sansedoni, come invece trapelava da diverse fonti giornalistiche”.
“Sono stato accostato alla complessa vicenda Mps per la mia amicizia con Mussari ma anche perché ricoprivo l’incarico di vicepresidente della Montepaschi Leasing & Factoring – ha commentato Antonio Degortes – Ma come è stato dimostrato, nessun legame esisteva con l’acquisto da parte di una mia società, la SG Investimenti, di alcuni immobili in Maremma. Ho passato tre anni d’inferno con attività in città aperte al pubblico che hanno subito un danno d’immagine enorme – continua Degortes amareggiato – Perché una parte di certi mass media, aveva bisogno di alimentare la caccia alle streghe. Ora aspetto fiducioso l’esito a maggio del procedimento nei miei confronti per il ‘Ristorante Millevini’, confidando nella magistratura giudicante”.