“La politica ha una responsabilità importante nel creare le condizioni per una buona convivenza. Alcuni esponenti politici hanno creato o contribuito a creare il clima odierno, hanno legittimato l’odio in rete ed in televisione. Ben vengano i movimenti che partecipano al presidio antifascista ma bisogna creare buone pratiche di conoscenza e di incontro. Le fiaccolate servono tantissioi ma la gente deve abituarsi alla cultura del dialogo”.
Così ha parlato il presidente delle comunità islamiche italiane Yassine Lafam in visita oggi alla moschea di Colle Val d’Elsa che sarebbe stata il bersaglio dei 12 estremisti di destra perquisiti ed indagati(due sono stati arrestati) la scorsa settimana dalla polizia in provincia di Siena. Oggi pomeriggio, oltre a Lafram, a portare la propria solidarietà alla comunità musulmana c’erano anche tanti membri delle istituzioni locali e nazionali, le forze dell’ordine ed anche rappresentanti dell’Arcidiocesi.
Era presente anche un membro dell’attuale esecutivo, il viceministro Matteo Mauri: ” Questa realtà ha vissuto con sconcerto quello che è emerso dalle indagini ma che ha dimostrato di essere immensamente solidale – così commenta Mauri -. Al Ministero degli interni è stato attivato un tavolo che ha l’obiettivo di rendere possibile lo scambio interculturale tra il mondo dell’Islam e lo Stato. La risposta della provincia di Siena è stata molta positiva. Credo che la società civile abbia fatto bene a dare segnali di presenza, se nessuno parla vuol dire che molti sono d’accordo. Io non credo che sia così quando parliamo di questi rigurgiti fascisti”.
La visita di oggi del viceministro dell’interno, Matteo Mauro, alla moschea di Colle di Val d’Elsa è stata commentata positivamente dal sindaco Alessandro Donati e dalla parlamentare senese Susanna Cenni in una nota stampa. “E’ un segnale importante. Se abbiamo gli anticorpi per combattere vecchi e nuovi fascismi, dobbiamo avere anche la consapevolezza che non si deve, mai abbassare la guardia, di fronte ai rigurgiti fascisti e di intolleranza che si sono registrati in Italia e a Siena – spiega Cenni- Occorre reagire con forza e scendere in piazza per dare un segnale forte per disinnescare subito gli atti folli come quelli ai quali si preparava la cellula eversiva scoperta nei giorni scorsi nel senese. La sicurezza vera è questa, quella che ci ha visti tutti insieme marciare per la pace, contro tutti i fascismi, a Colle e che si rinnova nel presidio antifascista di oggi, di fronte alla Prefettura”.
“Oggi Colle è un po’ più forte, la visita di Mauri ha dato una nuova scossa positiva al nostro territorio e alla città – sottolinea invece Donati-. Ora mettiamo un punto alla vicenda e guardiamo avanti”.
Marco Crimi