Meno limiti strutturali alla telemedicina ed una condivisione dei percorsi per affrontare la malattia. Ed ancora la sfida del Pnrr che può essere un motore di cambiamento per superare limiti organizzativi.
La lotta regionale al diabete si muove lungo questi assi e a sancirlo è anche un convegno, organizzato all’ospedale di Careggi, dalla rivista RH+ Regional Health.
E su questo fronte si trova anche il policlinico Le Scotte di Siena come spiega il professor Francesco Dotta, responsabile della Uoc di Diabetologia e malattie complesse
“Negli ultimi anni la tecnologia ci sta venendo incontro, soprattutto per ciò che concerne la telemedicina e per monitorare i livelli di glucosio e glicemia – spiega – . La Toscana sta investendo molto per investire su dispositivi migliori”.
Il nostro nosocomio è centro di riferimento provinciale. Ma da noi la situazione quale è? “Ad oggi seguiamo 9mila pazienti. Il 90% di loro hanno un diabete di tipo 2 ed il 10% di tipo 1. Per il diabete di tipo 1 siamo centro di riferimento nazionale”.
Negli ultimi anni alle Scotte sono arrivati numerosi farmaci per combattere la malattia e per tenere nei livelli di guardia il tasso glicemico.
Il problema però, come spiega Dotta, è nazionale e sfiora il 10% dei cittadini italiani. Ecco perché, ha osservato il professore, servirà tenere saldo e incrementare il patto tra specialisti e territorio, con in primis i medici di base.