Una “chiamata all’azione” lanciata su The Lancet per l’odierna giornata della biodiversità con un messaggio chiaro: cooperare a livello globale per il nostro patrimonio naturale, perché lo stato di salute della Terra è intrinsecamente legato al benessere dell’uomo.
L’appello, pubblicato nella prestigiosa rivista scientifica internazionale, è del Centro nazionale per il futuro della biodiversità ed è firmato anche dal docente del nostro ateneo Francesco Frati. Il centro, che ha il suo hub a Palermo, lavora per un futuro prospero del pianeta attraverso alcuni punti cardinali: il monitoraggio, la conservazione ed il mantenimento e l’eventuale ripristino degli ecosistemi.
“E poi – dice Frati – c’è l’elemento della valorizzazione: coinvolgere i cittadini in questo ambito e fargli capire che proteggere l’ambiente ha anche un forte valore economico”.
L’impegno dei docenti di tutta Italia è mirato a raggiungere gli obiettivi dell’Ue per la resilienza 2050 e dell’Agenda 2030. La pandemia ha rallentato le missioni globali per lo sviluppo sostenibile, ma ora si può ripartire. “Adesso che ci siamo lasciati alle spalle la pandemia – ha aggiunto Frati -. Dobbiamo riprendere il cammino e recuperare il tempo perduto anche grazie ai fondi del Pnrr”
A Palermo il nostro ateneo partecipa come capofila dell’ambito numero 3 del centro, sulla biodiversità terrestre e d’acqua dolce, ed è attivo nell’ambito 2, sulla biodiversità marina