Fabrizio Nucci(Asciano),Gabirele Berni (Monteroni d’Arbia), Andrea Frosini(Monteriggioni), Davide Ricci(Murlo), David Bussagli(Poggibonsi), Agnese Carletti(San Casciano dei Bagni), Andrea Marrucci (San Gimignano),Giuseppe Gugliotti(Sovicille) a Alessandro Stranini(Rapolano Terme). Sono nove i sindaci dei comuni di Siena che parteciperanno al corteo con tutti i primi cittadini d’Italia che sfilerà il prossimo mercoledì a Roma. Prima della manifestazione è previsto il consiglio nazionale dell’Anci (l’associazione dei comuni ndr.) che definirà le proposte da presentare a Governo e Parlamento per la tutela e la maggiore dignità del ruolo dei sindaci. “L’obiettivo è quello di porre all’attenzione delle istituzioni le condizioni normative nelle quali oggi operano i sindaci, e proporre soluzioni correttive che consentano loro di continuare a lavorare per le comunità in un clima di maggiore serenità. Questo anche dopo i recenti e ripetuti casi in cui i primi cittadini sono stati indagati”, afferma in un comunicato l’associazione. Tra i comuni ‘senesi’ potrebbe aggiungersi anche Monticiano: la presenza del vicensindaco facente funzione Alessio Serragli è ancora in forse. Non è invece presente, tra i sindaci che aderiscono, Luigi de Mossi, sindaco di Siena. Prenderanno parte alla manifestazioni 60 comuni toscani, di cui 6 capoluoghi (Firenze, Lucca, Pisa, Prato, Grosseto, Arezzo). “Nessuno chiede immunità o vuol essere sopra la legge, nessuno pensa che fare il sindaco sia un obbligo – spiega il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni – Ma è ora di cambiare alcune norme, legate strettamente a nostra attività, che lasciano troppi margini interpretativi e troppa vaghezza e che troppo spesso ci coinvolgono. Dobbiamo far sentire la nostra voce”.