Edilizia e agricoltura in primo piano. Moltissimi Comuni della provincia di Siena stanno adottando o adotteranno nuovi piani strutturali e nuovi regolamenti urbanistici, oltre alle varianti già in corso di stesura. Le imprese agricole, già alle prese con la globale crisi economica e con i costi “aggiunti” della burocrazia guardano con preoccupazione alle linee che le molte amministrazioni locali del senese adotteranno in fatto di regolamentazione dell’edilizia.
Gli imprenditori agricoli chiedono alle Istituzioni di voler inserire meno vincoli possibili nell’adozione di questi importanti strumenti di riordino del territorio e chiedono l’introduzione di tutti gli strumenti semplificativi possibili che diventino opportunità e stimolo per gli agricoltori. “Solo così – sostengono all’Unione Provinciale Agricoltori di Siena – si può recuperare competitività in un settore come quello dell’agricoltura in generale, ma nello specifico in quello delle aziende agricole impegnate anche a ristrutturare per gestire agriturismi od attività ricettive o per costruire nuove strutture operative strategiche”.
Nello specifico gli imprenditori agricoli che vogliono investire nelle loro strutture, costruendo, ristrutturando o adeguando gli edifici, spesso si imbattono in vincoli e limitazioni di ogni tipo. Per esempio la realizzazione di piscine o l’installazione di impianti per lo sfruttamento di energie rinnovabili.
“Siamo – sottolineano all’Unione – i custodi del territorio, da sempre, per cui siamo i primi a sostenere che non si deve infierire con un edilizia selvaggia e incontrollata sui luoghi dove viviamo e lavoriamo. Però si richiede anche la giusta sensibilità e attenzione verso le esigenze di chi si impegna ad investire in quelle azioni imprenditoriali di sviluppo del territorio che comprendono anche nuove edificazioni od il riutilizzo dei vecchi fabbricati agricoli per recuperare spazi da destinare alla propria attività o ad altre attività agrituristiche”.
Molto spesso lo fanno esponendosi con finanziamenti e mutui, per cui è importante poi che la burocrazia con tutti i suoi vincoli non rallenti, se non addirittura annulli la coraggiosa azione degli agricoltori.
“Chiediamo – concludono all’Unione – di diventare più competitivi, grazie anche alla sensibilità e all’attenzione dei governi locali alle problematiche di un settore adesso fortemente penalizzato”.