“Il “nuovo” gruppo Nannini scricchiola con il rinnovato brand venduto o svenduto alla Sielna spa di un kazako, di un senese, di un lucano e un pugliese… sotto inchiesta, anzi a processo, tra l’altro, e cioè la nota inchiesta “Hidden Partner” per reati che non sono proprio di poco conto”. Esordisce così il comunicato diffuso oggi dall’associazione Tertium datur e firmata da Michele Vittori, che è così voluta intervenire sulla vicenda dei dipendenti del gruppo Nannini a cui sono arrivate lettere di licenziamento.
“Il nuovo gruppo Nannini nasce incompiuto e con basi davvero poco solide, dal momento che appare come un contenitore di dubbia solidità finanziaria e che viene gestito da personaggi discussi e discutibili dediti da anni ad attività economiche ed imprenditoriali non sempre lineari – prosegue la nota -. L’ovvia conseguenza di questo quadro è un aumento dei rischi di impresa rispetto a quelli fisiologici quando si fa imprenditoria. E ovviamente ci rimette sempre il lavoratore, il dipendente, il collaboratore e la stessa immagine di un marchio famoso lasciato in mano a personaggi con dei connotati di cui sopra…meglio non ripetere visto che questi sono di querela facile e dal momento che noi non abbiamo le capacità economiche e soprattutto le possibilità di sostegno di cui godono tali signori che comunque girano indisturbati per le strade della città e qualcuno di loro anche nelle stanze del sindaco”.
“Anzi, diciamo pure che la stessa elezione del primo cittadino è dovuta in buona parte dall’appoggio di alcuni di questi personaggi – prosegue ancora Vittori -. Si, li chiamiamo “personaggi” e non persone perché ormai rappresentano delle icone nella scena politica senese degli ultimi 30 anni. Vogliamo quindi portare la nostra massima solidarietà ai lavoratori del gruppo Nannini e affermare che noi non crediamo alla favola delle promesse di nuove assunzioni. Purtroppo lo diciamo da tempo e qui lo ripetiamo: il futuro del gruppo Nannini, con tutto quello che si porta dietro come decine e decine di locali, è tutt’altro che limpido e privo di interrogativi”.
“Non fatevi ingannare, dalla presenza dell’insegna Nannini in pochi bar… qui stiamo parlando di ristoranti, bar, forni, pizzerie a taglio, strutture per disabili e anziani e altre attività site a Siena – conclude Tertium datur -. Di tutto ciò cosa ne sarà? Noi non crediamo alle promesse di personaggi che spesso non mantengono ciò che promettono! Assunzioni promesse, licenziamenti certi”.