Alzare il velo e svelare verità personali su quanto genericamente e superficialmente gli altri chiamano diseguaglianza è un atto di coraggio e di forza.
A fronte di questo a Benevento ieri 29 settembre tra uno degli eventi in programma ha partecipato anche la senese Barbara Cucini insegnante di sostegno ed ex guida turistica da sempre molto legata alla città campana.
Insieme a lei Renè Ciampa esperta di origami (senza mani), Ioana Monalisa Munteneanu modella disabile che ha appena finito di girare un cortometraggio sulla sua vita e l’attrice Elena Russo. A loro il compito di raccontare le proprie storie personali su cinque temi fondamentali: diversità, inclusione, disabilità e sostenibilità.
Termini a prima vista forse incomprensibili (?), più che altro difficili perché ci vuole coraggio a condividere con degli sconosciuti la fatica quotidiana di non essere uguali eppure più uguali. Barbara Cucini ha voluto tramite una sua storia personale parlare e raccontare di come le donne (pensiamo alle streghe) spesso siano state messe al bando e uccise per una diversità.
Cecilia Marzotti
La San Bernardino sarà smembrata: la Regione non ha concesso più tempo per la ratifica…
Manca sempre meno e i ragazzi dell’Associazione Arturo Pratelli sono pronti a stupire il pubblico…
"Mi hanno chiesto di porgere i loro auguri al Papa i lavoratori della Beko, che…
Tre granate di artiglieria, presumibilmente ancora cariche, sono state ritrovate a Pienza, in un podere…
Quarto appuntamento con il cartellone dei Teatri di Siena “Siena in Opera 2024”, rassegna di…
Alle Scotte va in scena un evento straordinario: in meno di 12 ore all'ospedale sono…