Siena

Distretto industriale delle scienze della vita, Seggiani rinnova la proposta: “Aprire un tavolo territoriale”

Fabio Seggiani, segretario provinciale della Cgil di Siena, è tornato in una nota a parlare della necessità di creare un distretto industriale delle scienze della vita. E lo ha fatto commentando le parole del presidente di Fondazione Biotecnopolo Silvio Aime.

“Mutuando le sue dichiarazioni, “il Biotecnopolo è una formidabile occasione per il Paese”, vorremmo che lo fosse anche per il territorio senese”, è il commento di Seggiani che, dopo aver ricordato le risorse destinate all’hub antipandemico e quelle già finanziate, sostiene che le previsioni occupazionali confermano che la proposta del sindacato “sia assolutamente determinante”.

“Le parole di Aime sull’aver trovato “grande volontà di fare sistema” e di altri protagonisti della giornata di ieri del festival della Salute, dal sindaco di Siena al professor Montomoli, fondatore e responsabile scientifico di Vismederi, rimarranno tali se il territorio in tutte le sue componenti, Istituzioni e parti sociali, non verrà coinvolto, a partire da quello che il capoluogo e i comuni limitrofi, nonché la Provincia, possono offrire ad una rete di imprese sul piano urbanistico, infrastrutturale e di servizi integrati in un’ottica sostenibile e di rigenerazione di aree industriali dismesse”, ammonisce Seggiani.

Per questo, continua, “insisto nel ribadire che questa grande occasione rischia di non essere sfruttata in tutte le sue potenzialità se non sapremo coglierla al meglio”. Con il distretto industriale, osserva il segretario provinciale, “le ricadute sull’occupazione complessiva potranno essere largamente superiori ai numeri strettamente legati al Biotecnopolo, non interesseranno solo la ricerca, ma interi altri settori in cui i giovani saranno formati non solo dalla nostra Università ma anche dagli Its, con l’ulteriore possibilità di ricollocare persone che sono uscite od usciranno dal mondo del lavoro a causa del cortocircuito covid 19-guerra in Ucraina-transizione ecologica e digitale”.

La chiosa: “Invito di nuovo le associazioni di rappresentanza datoriale e dei lavoratori a ragionare su questo progetto e ad investire nel futuro, il momento è ora”.

marco crimi

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