La società di calcio della Robur Siena Calcio ha fatto sapere che domani parteciperà al convegno “Stadio di Udine. Modello. La storia di un percorso” che si terrà domani, sabato 11 settembre 2021, dalle ore 9, nella sala Italo Calvino del complesso museale del Santa Maria della Scala. Il vice presidente del club, l’avvocato Alessandro Belli, introdurrà l’evento in cui si ragionerà del futuro dello stadio “Artemio Franchi” e che vedrà la partecipazione del sindaco di Siena, l’avvocato Luigi De Mossi e dell’assessore allo sport, il professore Paolo Benini, i quali faranno gli onori di casa.
Ad intervenire saranno il professore Furio Honsell ex sindaco del comune di Udine e il direttore generale e responsabile amministrazione, finanza e controllo dell’Udinese calcio, Alberto Rigotto prima di aprire il dibattito in sala alla presenza di un pubblico di addetti ai lavori oltre che degli assessori e dei consiglieri comunali membri delle commissioni sport, affari generali e assetto del territorio del comune di Siena. Al convegno saranno presenti, tra gli altri, il vice presidente vicario della Robur, Vagan Oganyan, il direttore generale Andrea Bellandi ed il consulente della società, avvocato Andrea Ristori. Tra gli invitati le maggiori autorità istituzionali della città. Seguirà l’incontro in diretta streaming anche il vice presidente della Lega pro, Luigi Ludovici.
Il Siena calcio ha comunque voluto ringraziare il comune di Siena per l’organizzazione del convegno in cui sarà possibile discutere e confrontarsi sulla necessità di un nuovo stadio, della sua possibile modernizzazione e le procedure da attivare al fine di consentire l’esecuzione in tempi compatibili con la crescita e le ambizioni del Siena. Una struttura multifunzionale nella conca del Rastrello in cui continuerà a giocare la nostra amata Robur, ma dove i tifosi, i senesi ed i turisti potranno vivere nuovi spazi ed opportunità: “Si tratta di un convegno molto importante – ha detto il vice presidente Belli – sia per il Siena calcio sia per la città. Un primo approccio tecnico con addetti ai lavori e la possibilità di conoscere da vicino la virtuosa esperienza di una realtà come Udine che rappresenta per noi un modello da seguire. L’approccio scelto dal Comune è condivisibile perché permetterà di entrare nel merito della questione da un punto di vista procedurale e consentirà di tracciare una base ed una prima valutazione da cui partire”.