Si appresta alla conclusione “Tradire – Le radici nella musica”, arrivato ormai al quarto e ultimo appuntamento con “Bach in black”. Domani, giovedì 23 marzo alle 21 nel Salone dei concerti dell’Accademia Chigiana, andrà in scena Stefano Jacoviello con la musica di Johann Sebastian Bach riletta da due straordinari maestri degli strumenti ad ancia solitamente associati al jazz: Mario Marzi, ai sax soprano, alto e baritono, e Achille Succi al clarinetto basso che ne hanno voluto esaltare il lato “black”.
“La musica di Bach contiene sottotraccia tutta una serie di soluzioni che sono poi state impiegate dalle successive generazioni di compositori, giungendo fino ai nostri tempi e arrivando a germinare nel jazz e nella popular music. Per questo oggi le riconosciamo un carattere universale. Ma per rinvenire e far comprendere meglio le ragioni della sua geniale bellezza è necessario rileggere le partiture facendo emergere tutti i meccanismi armonici, il dialogo fra le voci, i giochi ritmici che trasfigurano i passi di danza. Uno modo per fare tutto ciò è tradurre le strutture astratte della scrittura bachiana nelle sonorità di strumenti diversi, inusuali, inattesi. È ciò che a suo tempo, ad esempio, aveva fatto Wolfgang Amadeus Mozart trascrivendo per strumenti ad arco l’Arte della Fuga e alcuni preludi e fughe dal Clavicembalo Ben Temperato”.
Questo è ciò che fanno Marzi e Succi, liberando nelle voci dei loro sassofoni le polifonie dei brani scritti da Bach per strumento solo come le celebri suite per violoncello e le sonate e partite per violino. Ma Marzi e Succi aprono il discorso musicale di Bach all’improvvisazione, mostrando quanto le idee secolari del compositore tedesco una volta tradite possano ancora generare musica nuova, anche in stili apparentemente molto lontani dall’originale. Apprezzato dai più importanti direttori d’orchestra del nostro tempo, Mario Marzi collabora da più di venti anni con prestigiose formazioni orchestrali come la filarmonica della Scala e il Maggio musicale fiorentino. Si è esibito come orchestrale e in veste di solista sui palchi di tutto il mondo. Ha inciso per le più importanti case discografiche, fra cui Bmg, Sony Classic, Emi, e tiene masterclass fra Europa, Stati Uniti, Sud America e Australia. A lui sono dedicate alcune fra le più significative composizioni per sassofono contemporaneo.
Achille Succi è una delle figure più vivaci e brillanti nel panorama del jazz italiano. La sua estrema inventività, l’apertura di idee e la capacità di ricevere e rielaborare in maniera originale stili e repertori diversi lo ha portato a collaborare con artisti del calibro di Uri Caine, Louis Sclavis, Ralph Alessi, Ernst Reijseger, Dave Liebman. Entrambi sono musicisti animati da una inarrestabile curiosità, che li ha spinti a lavorare insieme per dialogare con Johann Sebastian Bach, costringendolo a rivelare ciò di cui evidentemente non poteva essere al corrente: il suo lato Black.
A partire dalle 20.30 l’appuntamento musicale sarà preceduto dalla degustazione di un vino delle cantine Mansalto associato alla musica suonata, allo scopo di integrare i percorsi del gusto e dell’ascolto in un’unica esperienza condivisa della bellezza. Gli appuntamenti di Tradire si svolgono a Palazzo Chigi Saracini, via di Città 89. Ascolto libero, ingresso gratuito. Si consiglia la prenotazione a biglietteria@chigiana.org, telefono: 0577-220922. Per info www.chigiana.org.
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