Domenica prossima, 8 dicembre, il “Camper della salute” sarà alle logge del Papa a Siena, dalle 9 alle 13, per l’evento “Screening diabete” gratuito per bambini e adulti per la prevenzione del diabete del tipo 1 e 2.
“La prevenzione del diabete di tipo 1 è un obiettivo ambizioso, ma non irrealistico – scrivono dal Lions club, organizzatore dell’evento -. Da oltre 20 anni sappiamo che il diabete di tipo 1 è una malattia cronica autoimmune caratterizzata da una lunga fase di incubazione asintomatica, identificabile per la presenza in circolo di autoanticorpi contro antigeni delle isole pancreatiche. L’ accurata predizione ottenibile mediante l’utilizzo combinato di marcatori genetici, anticorpali e metabolici definisce lo stato attuale di avanzamento della ricerca in questo campo. Al momento sono in corso numerosi studi di prevenzione primaria (antecedenti alla comparsa del processo autoimmune), secondaria (nei soggetti asintomatici con autoanticorpi) e terziaria (per la preservazione della funzione residua all’esordio della malattia). L’esigenza di ottenere risultati non equivoci in questa difficile materia ha imposto come necessità la conduzione degli studi di intervento su base multicentrica da parte di estesi consorzi internazionali al fine di potere disporre di massa critica, potenza statistica, tempo di osservazione e finanziamenti adeguati”.
“Il diabete mellito di tipo 2 è in parte prevenibile o, comunque, è possibile prevenire o posticipare l’insorgenza delle sue complicanze e ridurne la gravità. Per fare ciò, è importante che la persona con diabete tipo 2, da un lato, sia consapevole della propria condizione e sia in grado di gestirla nella vita quotidiana, dall’altro, segua uno stile di vita sano. Attraverso interventi volti a ridurre il carico delle malattie croniche non trasmissibili, correlate a stili di vita non salutari fortemente influenzati da determinanti sociali, economici e ambientali, è possibile prevenire parzialmente anche il diabete di tipo 2, contrastando in particolare sovrappeso e obesità e cercando di invertirne l’andamento attuale, sempre più simile a quello di un’epidemia” scrivono ancora.