Sarà una giornata davvero particolare quella che vivrà oggi il Ricreatorio Pio II. Sarà la giornata del passaggio di testimone tra l’attuale direttore don Emanuele Salvatori e il suo successore, don Massimiliano Gabricci, recentemente nominato dall’Arcivescovo di Siena Cardinale Augusto Paolo Lojudice; don Massimiliano affiancherà anche monsignore Gaetano Rutilo nell’Unità Pastorale Duomo, una Parrocchia che conta molte anime nel centro storico di Siena, in quanto raggruppa le chiese di San Giovanni Battista, San Pietro alle Scale, la Santissima Annunziata, Sant’Agostino, il Carmine, Santa Lucia e non ultima la Cattedrale. Ricoprirà anche il ruolo di assistente ecclesiastico del Csi di Siena.
L’ingresso ufficiale al Costone avverrà nel pomeriggio di oggi con la Messa che, visto la stagione benevola, verrà celebrata dal cardinale Lojudice all’aperto nel vecchio campo di pallacanestro del Costone con inizio alle 18,30. Nel pomeriggio invece, ritrovo alle 16,30, tutti i bambini del catechismo animeranno l’antico ricreatorio con giochi e merenda per tutti, dando il via così a un nuovo anno pastorale. Vi sarà l’occasione per rinnovare anche la tessera di appartenenza al sodalizio che si avvia a compiere il 117° anno di vita, in quanto fu fondato nel 1906 da monsignor Nazareno Orlandi che firmò il contratto notarile d’acquisto della vecchia scuola giardino ‘Vittorino da Feltre’ il 21 giugno di quell’anno, tenendo a battesimo dunque la prima estate costoniana, mentre l’inaugurazione vera e propria del Ricreatorio Pio II avvenne il 6 gennaio del 1907.
Pillole di storia a cui il popolo della Piaggia è molto legato in quanto da qui scaturiscono tutte le attività del Costone, alcune di queste ultra-secolari come lo sport (Fides 1904) e l’attività artistica-culturale che prese il via nel 1912 con la prima rappresentazione teatrale ‘Cappuccetto Rosso’ messa in scena dalle nobildonne del tempo, tra cui la baronessa Sergardi. Tornando al programma odierno, dopo la messa vi sarà un apericena nei giardini del Ricreatorio, tenuti in ordine dal gruppo scout che da alcuni anni è tornato alla casa madre; nel 1915 infatti Monsignor Orlandi istituì proprio al Costone il primo nucleo dei Giovani Esploratori. Una presenza questa più che gradita in un luogo che si presta moltissimo a innumerevoli attività.
Venendo brevemente a presentare don Massimiliano Gabricci, innanzitutto c’è da dire che la sua figura è ben nota negli ambienti contradaioli, in quanto già da alcuni anni è il correttore della Contrada della Lupa; dalle sue mani è partita la benedizione a Preziosa Penelope che ha portato il cappotto in Vallerozzi nel 2016, e a Porto Alabe nella carriera ancora vittoriosa del 2018. Nella Lupa gli vogliono un gran bene, tanto che lo scorso venerdì la Contrada ha organizzato una cena per festeggiare il suo trasferimento a Siena, dalla vicina diocesi di Firenze.
È originario di Castelfiorentino, ma nella sua famiglia scorre sangue senese; ci tiene a dire che in gioventù ha giocato anche a Pallacanestro nell’Abc, nonché a calcio, una passione questa che ha potuto proseguire anche da prete, essendo stato nominato cappellano della Nazionale di Calcio e anche della Fiorentina. “Approdo a Siena motivato da tanto entusiasmo – ha confessato Don Max, come lui ama farsi chiamare – in quanto è una Città che mi appartiene. Lo stare in mezzo ai giovani e alla gente sarà per me fonte di grandi stimoli; in occasione della presentazione ufficiale delle squadre al PalaOrlandi ho conosciuto il movimento sportivo del Costone che conta centinaia di ragazzi e ragazze di ogni età, una bella realtà, non c’è che dire. Faremo tante cose assieme, sono qui per questo”.
A dire il vero, don Massimiliano ha già fatto il suo ingresso al Ricreatorio, anche se in maniera informale, in occasione di una conviviale con i vecchi costoniani, i ragazzi del Donvi e di Giorgio Brenci, che si è tenuta lo scorso 20 settembre proprio al Costone: in quella circostanza, presente anche l’Arcivescovo di Siena, don Max ha potuto fare le prime conoscenze e ricevere dalle mani del direttore uscente don Emanuele, il libro ‘Le Stagioni del Costone’ che racchiude tutta la storia dell’antico Sodalizio. Una lettura che don Massimiliano Gabricci avrà modo di completare strada facendo, visto che il volume è sostanzioso e composto da vari capitoli. A lui il compito di scriverne un altro.
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