Oggi 11 febbraio è la giornata delle donne nella scienza, proclamata dalle Nazioni Unite e patrocinata dell’Unesco per promuovere in tutto il mondo iniziative volte a mettere in luce le tante donne impegnate nella ricerca e per incoraggiare le più giovani a intraprendere studi scientifici.
Stanno aumentando ma sono ancora poche le donne nel mondo della ricerca devono ancora oggi affrontare concetti che dovrebbero essere da tempo superati, come emancipazione e parità di genere. Senza contare la difficoltà di conciliare la famiglia con il lavoro.
Un progresso c’è stato, ma bisogna continuare su questa strada; #February11 è l’hashtag della manifestazione ideata nel 2015. Scienza ed uguaglianza di genere sono infatti, secondo le Nazioni Unite, entrambe vitali per raggiungere gli obiettivi per lo sviluppo concordati a livello internazionale, compresi quelli previsti dall’agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile.
Molte le iniziative in tutto il mondo previste in occasione della “Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza” per sensibilizzare proprio su tale argomento ed incontrare studiose di successo; molte delle protagoniste di medicine, biologia, fisica, astronomia, ingegneria, robotica e altre “scienze dure” hanno raggiunto comunque i vertici ignorando i pregiudizi incontrati nel loro percorso!
Da allora sono stati fatti progressi, ma molto c’è ancora da fare; proprio in questa direzione si sta muovendo il Soroptimist International d’Italia, in collaborazione con il M.I.T. di Boston, ha lanciato a livello nazionale il progetto “SI FA STEM”, rivolto alle studentesse delle scuole secondarie per orientare le ragazze verso facoltà scientifiche, guidandole ad una scelta consapevole, non dettata da idee preconcette o da scarsa fiducia nelle proprie capacità e promuovendo l’interesse per le carriere STEM, acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematics.
Il Club di Siena ha attivato il progetto nella nostra città, coinvolgendo un gruppo di 50 studentesse dell’Istituto Tecnologico “T. Sarrocchi” e del Liceo Scientifico “G. Galilei”, che saranno coinvolte nei tre incontri previsti nell’arco dell’anno scolastico in corso.
Nel primo incontro, che si è tenuto sabato 10 novembre presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico, le allieve hanno incontrato una giovane donna del nostro territorio che ha intrapreso studi di tipo scientifico ed è impegnata in una professione STEM: l’ingegnere Maria Pozzi, Dottoranda in Ingegneria e Scienza dell’Informazione a Siena, dove fa parte del team del SIRSLab, impegnato nella progettazione di robot pensati per l’interazione con l’uomo. Una passione per le STEM nata sui banchi del liceo classico, che ha trasmesso con entusiasmo alle studentesse anche avvalendosi di una presentazione interattiva.
Il secondo incontro si è svolto lunedì 28 gennaio, nell’Aula Magna del Sarrocchi, con la partecipazione della studentessa Lilia Poteat, proveniente dalla prestigiosa università americana MIT – Massachusetts Institute of Technology – di Boston, che ha incontrato numerosi studenti oltre alle studentesse individuate per il progetto. L’incontro è stato molto interessante, perché oltre a riportare l’esperienza personale di studentessa e di donna, è stato possibile conoscere come le discipline STEM vengano affrontate anche in altre realtà al di fuori del nostro paese. Diversi alunni hanno percepito le molteplici opportunità che ne possono derivare e alla fine hanno posto molte domande, arricchendo ulteriormente l’incontro.
Il terzo incontro infine sarà previsto nei mesi di marzo/aprile, con una conferenza durante la quale gli studenti avranno la possibilità di conoscere una scienziata italiana che possa rappresentare un esempio reale e concreto per il loro futuro.