Dop economy, Siena tiene la posizione: stabile al decimo posto nazionale

Il valore della Dop economy italiana cresce e la Toscana si conferma tra le protagoniste. È quanto emerge dal Rapporto Ismea–Qualivita 2025, che registra per la regione un valore complessivo di 1,33 miliardi di euro, quinto risultato nazionale dopo Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte. Nel dettaglio provinciale, Siena mantiene la sua posizione di rilievo: è decima in Italia con 616 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2023 (-0,1%), di cui 576 milioni dal vino e 40 milioni dai prodotti alimentari certificati.

Il Rapporto evidenzia un comparto food in forte espansione: il valore supera i 9,6 miliardi di euro (+7,7%), mentre il vino imbottigliato si conferma su livelli stabili, intorno agli 11 miliardi. Record per l’export delle Indicazioni Geografiche: nel 2024 le vendite all’estero toccano 12,3 miliardi di euro (+8,2%), spinte dal doppio primato di cibo (oltre 5 miliardi) e vino (più di 7 miliardi). La crescita riguarda sia il mercato europeo (+5,9%) sia i Paesi extra-Ue (+10,4%), con gli Stati Uniti che restano il primo sbocco (22 per cento del totale). Nonostante l’impatto dei dazi, il 61 per cento dei Consorzi ha già attivato strategie di diversificazione.

La fotografia della filiera IG parla di 184 mila operatori e 864 mila occupati (+1,6%). Un approfondimento Istat incluso nel Rapporto mostra come le imprese legate alle produzioni certificate siano guidate da imprenditori più giovani, con livelli di formazione più alti e una maggiore propensione all’innovazione rispetto alla media nazionale.

Il 2024 segna una crescita in quattordici regioni su venti. Nord-Est e Nord-Ovest trascinano il sistema: il Veneto sfiora i 5 miliardi, la Lombardia cresce del 13,1 per cento, mentre il Sud registra +3,4 per cento grazie a Campania, Puglia e Sicilia. Il Centro resta sostanzialmente fermo (-0,9%), ma la Toscana evidenzia un lieve recupero (+0,5%).

Il settore alimentare DOP, IGP e STG vale 9,64 miliardi di euro alla produzione, mentre il vino certificato torna a crescere nelle esportazioni, raggiungendo 7,19 miliardi. Nella GDO italiana la spesa per prodotti certificati sale a 6,2 miliardi di euro (+1,1%), segnando una performance migliore dei prodotti generici in comparti chiave come formaggi, carni e vino.