I Carabinieri della Compagnia di Siena, al termine di un’articolata e complessa attività investigativa finalizzata alla repressione dei reati di matrice predatoria, hanno eseguito un’ordinanza di Custodia Cautelare agi arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siena su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due cittadini ucraini ritenuti responsabili di una rapina in villa consumata nel mese di aprile u.s. a Siena e della ricettazione di alcune autovetture provento di furti consumati nei comuni di Siena e di Gaiole in Chianti.Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, sono state avviate a seguito di una richiesta di aiuto pervenuta al numero di pronto intervento 112, nella quale un libero professionista senese denunciava una rapina in villa consumata da parte di due cittadini stranieri che, dopo essersi introdotti nella sua proprietà , avevano asportato un pc e dei capi di abbigliamento. I malfattori, sorpresi nel giardino di casa ove si erano introdotti a bordo di un’autovettura rubata, dopo aver sottratto alcuni beni mobili, al fine di assicurarsi la fuga avevano dapprima investito il proprietario di casa urtandolo alla gamba con l’auto e successivamente percosso la suocera alla testa con un pc portatile.
La successiva attività investigativa ha consentito di ricostruire i movimenti ulteriori dei giovani che, dopo essersi allontanati da Siena, hanno raggiunto a bordo di una seconda auto, oggetto di furto in abitazione, un’azienda nel comune di Gaiole in Chianti, al verosimile fine di effettuare un sopralluogo per un nuovo colpo. Intercettati dalla pattuglia della locale stazione sono stati e identificati nonostante uno dei due avesse fornito false generalità .
Uno dei due malfattori, al termine di articolate ricerche, è stato catturato nei pressi di un locale a Siena, mentre il suo correo è stato localizzato in Ucraina. I due dovranno rispondere di rapina in concorso, ricettazione e false generalità fornite alla p.g.
Nello stesso momento i Carabinieri della Compagnia di Poggibonsi, supportati dai Carabinieri della Compagnia di Montepulciano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal medesimo Tribunale a carico di quattro soggetti responsabili di rapina aggravata in concorso ai danni di una gioielleria.
I fatti risalgono al 15.12.2017 quando in Torrita di Siena, quattro individui travisati e armati di pistola hanno fatto irruzione nella gioielleria del paese, con l’intento di compiere una rapina. Si trovavano all’interno del locale il proprietario e la compagna, ai quali i rapinatori hanno imposto di consegnare oggetti e valori presenti in gioielleria. Il proprietario in un primo momento ha tentato di dissuadere i rapinatori dal compiere la loro azione, ma compresa la ferma determinazione dei quattro e sempre sotto la minaccia dell’arma, si è difeso scagliandosi sugli stessi e ingaggiando una colluttazione.
Proprio l’azione improvvisa dell’orefice ha sorpreso i quattro rapinatori che hanno ceduto e, dopo aver percosso il proprietario, sono fuggiti dal locale.
I Carabinieri al termine di un’attività investigativa svolta con modalità tradizionali, mediante informazioni raccolte e verbalizzazione dei testimoni,hanno individuato la pista giusta che conduceva all’arresto odierno dei quattro soggetti. Tra questi vi sono i due basisti, due uomini 50enni di origine napoletana residenti a Siena da molto tempo, e i due rapinatori pendolari, residenti a Milano, specializzati in rapine a negozi e banche.
I rapinatori sono stati arrestati: due a Milano, uno a Siena e uno a Napoli dai militari della Compagnia di Poggibonsi e Montepulciano.
Durante l’esecuzione dell’arresto eseguito a Milano, uno dei due catturandi si è barricato all’interno della propria abitazione, per cui è stato necessario l’intervento dei VVFF della città meneghina che attraverso una scala mobile consentivano a un militare nel Nucleo Operativo di Poggibonsi di irrompere all’interno dell’abitazione sfondando una finestra.
Il procuratore Vitello: «Necessario aumentare azione di contrasto contro queste bande di criminali»