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Doppio incarico Rossi, il sindaco: “Legittimo ma inopportuno. Il cumulo di ruoli apicali crea perplessità”

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Non è una questione di norme violate, ma di opportunità politica e di correttezza istituzionale. È questo il messaggio che il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, ha consegnato all’aula del consiglio comunale rispondendo all’interrogazione della consigliera Lorenza Bondi sul doppio incarico di Carlo Rossi, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e recentemente nominato rettore dell’Opera della Metropolitana.

“Sono sicuramente tra le istituzioni più strategiche, prestigiose e rilevanti per la vita culturale, sociale ed economica della città”, ha premesso il primo cittadino, sottolineando come il Comune, “in qualità di ente nominante della deputazione generale della Fondazione Mps, riveste un ruolo fondamentale di indirizzo e garanzia”.

Fabio ha chiarito che il tema non riguarda la legittimità formale degli incarichi, ma il principio di buon governo. “È dunque dovere di questa amministrazione vigilare sul buon andamento di tali istituzioni e tutelarne il prestigio, assicurando che le modalità di governance siano sempre improntate alla correttezza, alla trasparenza e all’interesse pubblico”. E sui ruoli apicali ha aggiunto: “Al di là della formale legittimità degli statuti, ritengo che la riflessione proposta dalla consigliera Bondi sia politicamente logica e opportuna. Accumulare posizioni di vertice in due enti tanto strategici può infatti generare sovrapposizioni di ruoli e suscita perplessità sulla efficacia della gestione”.

Il sindaco ha precisato che queste considerazioni “non debbono mettere in alcun dubbio le qualità personali di Carlo Rossi”, ma rispondono “a un principio generale di buon governo, ovvero evitare, anche solo in potenza, situazioni di conflitto di interessi o di commistione di funzioni che possano pregiudicare il buon funzionamento dei due enti coinvolti”.

Richiamando la cosiddetta “grammatica istituzionale”, Fabio ha insistito sul tema della percezione pubblica: “Non solo bisogna essere imparziali, ma occorre anche essere percepiti come tali agli occhi della comunità”, aggiungendo che “mantenere distinte le responsabilità apicali in enti diversi garantisce certamente in maniera migliore quell’indipendenza di giudizio e quella piena autonomia decisionale che i cittadini si aspettano dalle nostre istituzioni”.

Un passaggio centrale riguarda il codice etico della Fondazione Mps. “Ritengo che contenga chiare disposizioni in materia di conflitto di interessi – ha affermato – richiedendo ai soggetti apicali di astenersi da qualsiasi attività che persegua interessi privati anche solo potenzialmente in conflitto con quelli della Fondazione stessa”. Un principio che, secondo il sindaco, andrebbe letto “in senso ampio”, ricordando il precedente dei contemporanei incarichi di Toscana Life Sciences e Fondazione Mps e l’autosospensione di Rossi da Tls: “La conferma di come un supplemento di sensibilità istituzionale, al di là delle norme puntuali, gioverebbe a superare possibili criticità”.

La conclusione: “Mi sento di condividere il richiamo dell’interpellante alla necessità di garantire la piena separazione delle funzioni apicali tra Fondazione Mps e Opera Metropolitana, nel rispetto del buon nome e della reputazione pubblica di entrambe le istituzioni cittadine. Ribadisco la massima stima verso la Fondazione Mps e l’Opera Metropolitana di Siena, e formulo i migliori auguri di buon lavoro a Carlo Rossi, ribadendo la necessità di avere tutti noi rigore cittadino nel maturare scelte che non privilegino sommatorie di incarichi ma abbiano come criterio guida la terzietà e l’assenza di potenziali conflitti di interessi”.

“Sposo quanto detto dal sindaco ossia che sia necessario essere imparziali – la replica di Bondi-, ma anche essere percepiti come tali. Il sindaco ha tracciato un percorso che va al di là della persona che incardina la pluralità dei ruoli preferendo sottolineare quello che deve essere l’indirizzo dell’amministrazione, ed è proprio la posizione dell’Amministrazione nei confronti della sovrapposizione di incarichi che troviamo in questa risposta”.