Era atteso per questa sera il discorso del presidente del consiglio Giuseppe Conte per presentare il nuovo Dpcm in materia di contrasto dell’emergenza coronavirus. Sarebbero però emersi, all’interno della maggioranza e nel confronto con le Regioni, alcuni contrasti che avrebbero prolungato le trattative. La firma del decreto sarebbe quindi slittata a domani, domenica 25 ottobre.
Intanto sta circolando la bozza del nuovo Dpcm – che potrebbe subire ulteriori cambiamenti-, ecco i punti salienti
“A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00”. Eìprevisto inoltre che dalle 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria. E’ consentita fino alle 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Spostamenti da comuni, “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione-si legge-, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
Teatri, cinema e casino –“Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”, sempre secondo quanto prevede la prima bozza del Dpcm
Scuola, primo ciclo resta in presenza  L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività  e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali.
Possibile chiusura delle piazze dalle 21 – “Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. E’ quanto prevede la prima bozza del Dpcm a cui sta lavorando il governo. La bozza con le nuove misure anti-Covid, si precisa dal governo, è in via di definizione e potrebbe subire ulteriore cambiamenti.
Secondo quanto si apprende, ci sarebbe anche uno stop all’attività di palestre, piscine e sale giochi.Â