“Un provvedimento inadeguato, eccessivo e contrario a qualunque iniziativa ragionevole”, è quanto detto dal sindaco di Siena Luigi De Mossi nel commentare le misure che sarebbero previste dal nuovo Dpcm in materia di contrasto alla diffusione del contagio da covid-19. “E’ inaccettabile che la cultura venga considerata una “Cenerentola” e che, per l’oggettivo impatto del settore, sia sempre trascurata e vessata”, ha proseguito De Mossi.
Come ha riferito in Parlamento il premier Giuseppe Conte oggi, nel nuovo decreto dovrebbe esserci lo stop anche per i musei. “Il Complesso del Santa Maria della Scala, ma anche il Duomo, il Museo Civico, l’Opa, la Pinacoteca fino al Santuario di Santa Caterina, la Sinagoga e tutti gli altri centri culturali – continua De Mossi-, subiranno un impatto rilevantissimo senza che vi siano ad oggi misure di presidio per questo settore che ha sempre sostenuto e sostiene le città d’arte oltre che a diffondere la libertà di pensiero, l’educazione e la conoscenza che ci ha sempre reso liberi e indipendenti”.
“Nella mia posizione di Sindaco con delega alla cultura e nel rispetto delle gerarchie istituzionali- ha proseguito De Mossi-, seguirò le norme e le indicazioni che mi saranno date, ma non posso che dissentire con questa iniziativa del Governo che auspico riveda le proprie posizioni soprattutto per una città come la nostra, dove la disciplina dei cittadini e dei turisti, ha sempre consentito visite e frequentazioni museali nel rispetto della salute di tutti e del libero pensiero”.