“Finché questa pandemia cresce nessuno si prenderà la bega di riaprire i cinema e i teatri”, per Francesco Debolini, proprietario e gestore di vari cinema di Siena, come il Metropolitan, è questa la realtà dei fatti.
“Di fronte ad un’emergenza sanitaria come quella che ha generato il coronavirus nessuno si vuole prendere rischi o responsabilità”, questa è l’opinione di Debolini sul perché nell’ultimo Dpcm del 25 ottobre sia stata disposto lo stop per gli spettacoli “aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”. Sulla questione lo ricordiamo ieri è anche intervenuta il sindaco di Siena Luigi De Mossi che ha chiesto al premier Conte, in una lettera, “la possibilità di poter effettuare spettacoli, concerti e riaprire le sale cinema, stante il fatto che i teatri ed i cinema hanno dovuto approntare presidi sanitari molto costosi e oggi si trovano nella impossibilità di lavorare”.
“Mi sembra un concetto naturale. Adesso tocca solamente aspettare perché questa è una guerra e non c’è nulla di definitivo. Guardate cosa è accaduto in Germania ed in Francia dove hanno annunciato un nuovo lockdown, non sarà facile nemmeno in Italia”, spiega Debolini. “Se questa situazione non si placa siamo tutti potenzialmente responsabili”.
Sull’evoluzione e sulla crescita della curva del contagio Debolini ci tiene però a chiarire però una cosa: “quello che sta accadendo sicuramente non è per colpa dei cinema: parliamoci chiaro abbiamo fatto giornate con pochissime persone presenti e siamo rimasti aperti finora unicamente per un servizio sociale”, conclude.
Marco Crimi