Dal 16 gennaio “le disposizioni in vigore consentono di fare “rientro” alla propria residenza, domicilio o abitazione, senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette seconde case anche se si trovano in un’altra Regione o provincia autonoma (e anche da o verso le zone “arancione” o “rossa”)”. Nella sua Faq (link qui)sulle misure del Dpcm del 14 gennaio il Governo scioglie il nodo sugli spostamenti verso le seconde case. Si potrà muovere solo chi può provare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima dell’entrata in vigore del decreto legge del 14 gennaio.
“La casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo, e vi si può recare unicamente tale nucleo- si legge nella Faq-. La sussistenza di tutti i requisiti indicati potrà essere comprovata con copia del titolo di godimento avente data certa (art. 2704 del codice civile) o, eventualmente, anche con autocertificazione. La veridicità delle autocertificazioni sarà oggetto di controlli successivi e la falsità di quanto dichiarato costituisce reato”.
Per la Toscana si attende quindi la già annunciata contromossa di Eugenio Giani, Governatore della Toscana, che qualche giorno fa aveva promesso che “se ci sarà la possibilità di spostarsi io confermerò e emanerò nuovamente l’ordinanza che consente di spostarsi, da altri territori, solo se si ha il proprio medico di famiglia qui”.