Avrebbero potuto fruttare due milioni di euro una volta sul mercato ma i venti chili di cocaina già pronti per essere piazzati, sono stati sequestrati dai militari della Guardia di Finanza di Poggibonsi grazie a un controllo effettuato nei giorni festivi appena trascorsi. L’enorme quantitativo di droga si trovava dentro un’auto e ha permesso di scoprire un vero e proprio laboratorio in un casolare nella campagna di San Gimignano.
Gli uomini delle Fiamme Gialle si sono insospettiti seguendo, durante i controlli in borghese, un cittadino albanese residente in Valdelsa, che aveva attirato l’attenzione dei finanzieri perché era passato in macchina a forte velocità lasciando subito la strada di grande scorrimento per scegliere strade secondarie. I sospetti venivano ulteriormente alimentati dal luogo dove il veicolo era diretto: un posto già tenuto sott’occhio dai militari.
Sospetti che sono diventati certezza quando l’auto si è fermata nell’aia antistante ad un casolare all’apparenza disabitato ma sorvegliato da grosso rottweiler, che impediva a chiunque di avvicinarsi alla porta d’ingresso.
Ecco dunque che la pattuglia ha deciso di approfondire il controllo nei confronti del soggetto che, fino a quel momento, non sapeva di essere seguito. L’uomo, alla vista delle Fiamme Gialle, si è mostrato nervoso. Agitazione comprensibile dato che la perquisizione effettuata poco dopo dai militari ha portato alla luce il carico di cocaina, racchiuso in un cartone e destinato ad un cittadino italiano che viveva proprio nella podere nelle vicinanze.
Su quest’ultima persona tra l’altro gravano già precedenti di polizia ed è stato inoltre oggetto di segnalazione della Finanza di Siena che gli aveva sequestrato alcuni grammi di stupefacenti asseritamente utilizzati per uso personale.
Da qui poi la scoperta che il vecchio podere era un vero e proprio “laboratorio della droga”: solventi, reagenti di vario tipo, denaro proveniente dal giro di spaccio e 200 grammi di di cocaina, hashish e panetti da laboratorio. I finanzieri hanno inoltre sequestrato telefoni, alcuni dei quali criptati, materiale per il confezionamento dello stupefacente, tra cui bilancini di precisione, nonché l’auto utilizzata per gli scopi illeciti.
I due uomini sono stati arrestati per il reato di traffico di sostanze stupefacenti e portati al carcere di Santo Spirito, a disposizione del pm.
Il cane invece è stato affidato ad una persona vicina al padrone, affinché se ne prenda cura.