In cinque, tutti giovanissimi, con accuse pesanti sulle spalle: spaccio di stupefacenti in alcune scuole superiori di Siena ed estorsione. I fatti portati all’attenzione dei giudici del dibattimento risalgono allo scorso anno. E’ il 2016 quando le forze di polizia fanno numerosi controlli in diversi istituti scolastici della città . Gli investigatori accertano che sono cinque i ragazzi che spacciavano hashish fuori da scuola, ma durante gli accertamenti (come poi verrà evidenziato anche dall’accusa nel capo di imputazione) emerge anche un’altra cruda realtà .
Un ragazzo che si riforniva dal gruppetto non aveva pagato quanto acquistato e così loro avevano pensato bene di rubargli il motorino (verrà poi ritrovato a Poggibonsi completamente smontato) per indurlo a pagare. Il ragazzo racconta ai genitori che il suo 125 è sparito e si inventa un furto pur sapendo bene chi lo aveva portato via. Qualche giorno dopo allo steso ragazzino viene preso con la forza il cellulare e questa volta è costretto a raccontare alla mamma la verità . Quest’ultima pur di allontanare quei ragazzi dal figlio consegna loro 1500 euro. E’ la somma della droga comprata e mai pagata. Il processo per ora si ferma alle accuse che vengono respinte con forza dagli imputati. I giudici hanno aggiornato la causa penale al prossimo anno.
Cecilia Marzotti