Tra maggio e giugno in Toscana usciranno bandi per l’utilizzo di finanziamenti per l’organizzazione di attività per disabili senza famiglia, nell’ambito della nuova legge sul ‘Dopo di noi’
«Tra maggio e giugno in Toscana usciranno bandi per l’utilizzo di finanziamenti per l’organizzazione di attività per disabili senza famiglia, nell’ambito della nuova legge sul ‘Dopo di noi’. A seguire se ne attende uno anche per il sostegno a familiari di persone con il morbo di Alzheimer. La nostra Società della salute è intenzionata a farsi trovare pronta». Lo ha anticipato Anna Ferretti, assessore alle Politiche sociali e Sanitarie del Comune di Siena, in occasione dell’incontro informativo sui servizi sociosanitari senesi organizzato ieri dalla FIpac, la federazione dei pensionati autonomi aderente a Confesercenti.
«Nell’area senese attualmente ci sono 733 posti autorizzati per non autosufficienti, numero alto rispetto alle altre zone sanitarie in strutture accreditate e qualificate – ha spiegato Ferretti – con la riforma approvata in questi giorni l’accreditamento delle strutture tornerà ad essere appannaggio della Regione. Una scelta che condividiamo, nell’intento di uniformare i livelli di prestazione. Uno degli obiettivi a cui teniamo particolarmente è quello di scongiurare l’angoscia di chi si trova improvvisamente nel bisogno e non sa a chi rivolgersi per chiedere assistenza. Per questo una parte del fondo delle nono autosufficienze è destinato agli interventi in urgenza».
La legge “Dopo di noi” recentemente approvata punta a tutelare le persone con gravi disabilità dalla prospettiva di rimanere prive di sostegni familiari, ed è provvista attualmente con un budget nazionale di 90 milioni di euro (poco meno di 6 in Toscana). L’assessore Ferretti ha approfondito in modo particolare questa opportunità, prima di rispondere a varie richieste di chiarimento espresse dal pubblico su alcuni dei punti più spinosi relativi alla fruizione dei servizi sociali dagli anziani senesi. Liste d’attesa, ruolo dei medici di base, differenze nelle prestazioni tra case di riposo sono alcuni degli aspetti seguiti con particolare interesse dai presenti.
«C’è bisogno di fare chiarezza, perché essere informati sulle prestazioni sanitarie possibili è una delle forme di prevenzione più economiche ed importanti – hanno sottolineato Lino Busà e Fosco Tornani, rispettivamente Direttore nazionale e Presidente regionale della Fipac Confesercenti – con la Settimana della Salute promossa in questi giorni su scala nazionale intendiamo collaborare proprio su questi aspetti. C’è un crescente scetticismo verso le istituzioni sanitarie che molto spesso si basa su argomenti privi di consistenza. E’ nell’interesse di tutti contrastare queste situazioni».