In un mese e mezzo sono oltre 360.000 persone sono entrate in Cattedrale ed hanno potuto ammirare la straordinaria bellezza del pavimento del Duomo con il suo prezioso tappeto di marmi non solo nel suo spessore storico e artistico, ma anche nel suo particolare messaggio: un invito costante alla ricerca della Sapienza eterna attraverso la storia e le storie dell’umano.
Ancora una volta il Complesso monumentale del Duomo ha saputo “leggere” il momento presente e proporre la nuova scopertura del Pavimento come un sentiero sicuro, un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dell’animo umano per “cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della Città e dei cittadini” (Costituto Senese 1309).
L’Arcivescovo Augusto Paolo Lojudice, date le difficoltà del momento presente, ha pertanto ritenuto opportuno accogliere le istanze della Città, affidandole al Rettore dell’Opera della Metropolitana di Siena, Guido Pratesi, affinché il singolare capolavoro possa avere, in via del tutto eccezionale,una più prolungata esposizione.
Confermata quindi un’eccezionale apertura del pavimento del Duomo dal 4 al 26 novembre e dal 10 al 20 dicembre 2020.
Durante il mese di novembre, per ricordare in maniera particolare la solenne Dedicazione della Cattedrale, che la tradizione pone al 18 novembre 1179, per mano del papa senese Alessandro III, i visitatori potranno intraprendere la loro visita dal sagrato della Cattedrale attraverso la parabola del pubblicano e fariseo che mostra la rappresentazione del Tempio, un invito a entrare con umiltà all’interno del Duomo. Il pavimento della Cattedrale rilegge così quello del Tempio di Gerusalemme ricordato nell’Antico Testamento, nella sua edificazione da parte di Salomone: “ma lastricò il pavimento del tempio di marmo preziosissimo in grande bellezza”. Anche nella tabella d’ingresso alla Cattedrale, davanti al portale centrale, si richiama la figura del Tempio, il Virginis Templum, la casa di Maria: “CASTISSIMUM VIRGINIS TEMPLUM CASTE MEMENTO INGREDI”. L’iscrizione testimonia il forte legame che i cittadini senesi hanno da secoli con la loro ‘Patrona e Regina’: Sena vetus civitas Virginis. La Madonna si definisce anche come Sedes Sapientiae, sede della Sapienza e, subito dopo, la scritta è seguita dalla celebre tarsia con l’Ermete Mercurio “Trismegisto”, tre volte grande, sapiente egiziano, enigmatico filosofo e cercatore di una Sapienza nascosta che avrebbe preparato il terreno all’avvento del Cristo, Sapienza incarnata.
Da novembre verso dicembre, in sintonia con il calendario liturgico, attraverso le navate laterali, i visitatori potranno ‘ascoltare’ le Sibille che preannunciano la nascita del Puer: “Dall’eccelsa dimora dei cieli il Signore guardò ai suoi umili e nascerà negli ultimissimi giorni da una vergine ebrea nelle culle della terra” (Sibilla Eritrea).
L’itinerario completo OpaSiPass e Porta del Cielo consentono, oltre la visita del Pavimento della Cattedrale, quella al Museo dell’Opera, l’accesso alla cosiddetta “Cripta” e al Battistero.
Il “catalogo” relativo alla scopertura del Pavimento della Cattedrale, alla Porta del Cielo, dal titolo Virginis Templum (Siena, Cattedrale, Cripta, Battistero), pubblicato in cinque lingue, guiderà il visitatore all’interno del Complesso monumentale del Duomo. Il libro contiene al suo interno un agile “percorso sul pavimento”, graficamente segnato dai motivi ornamentali marmorei bianchi e verde scuro, una “guida” nella “guida”.
Tra i servizi offerti saranno inoltre disponibili visite guidate in cui professionisti del settore, in varie lingue, condurranno i visitatori alla scoperta di questo straordinario capolavoro.
La scopertura, che si accompagna ai numerosi servizi è stata promossa dall’Opera della Metropolitana di Siena, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino, ed è organizzata da Opera – Civita.