E’ Palio: le ipotesi di monta per lo Straordinario

Al via le strategie delle dieci al canape per lo Straordinario

Definite con l’emozionante estrazione di domenica le dieci Contrade che saranno al canape il prossimo 20 ottobre, sono iniziati i lavori (in realtà mai terminati) delle dirigenze: contatti, incontri e telefonate per allacciare o, meglio, riallacciare i rapporti con i fantini, in vista dell’assegnazione dei dieci barberi che saranno scelti il 17 ottobre. Voci e indiscrezioni, promesse e aspirazioni, progetti e piani, anche se poi, come sempre, sarà la sorte a essere decisiva.

La Torre vorrebbe ricomporre il sodalizio con Andrea Mari detto Brio, il quale deciderà anche in base al Bruco, che non sarà in Piazza, ma è sempre la sua Contrada di riferimento. Salicotto ha strada apertissima anche con Jonatan Bartoletti detto Scompiglio in caso di cavallo ritenuto competitivo. Senza scordarsi Luigi Bruschelli detto Trecciolino, mentre la seconda fascia potrebbe essere occupata da Antonio Siri detto Amsicora.

La Lupa ripartirebbe volentieri da Giuseppe Zedde detto Gingillo o da Scompiglio, fantini con cui ha trionfato nel 2016 e ad agosto scorso. Senza l’avversaria in Campo capitan Gragnoli potrebbe dare in alternativa fiducia a Federico Guglielmi, che ha esordito nella prima prova il 13 agosto.

Jonatan Bartoletti è la prima opzione anche della Chiocciola, altrimenti pronta a ricomporre l’accoppiata con Elias Mannucci detto Turbine, che ha già vestito il giubbetto di San Marco. Chiaramente la strategia della Chiocciola sarà per forza di cose legata a quella della Tartuca.

Oca su Giovanni Atzeni detto Titta come prima scelta, ma attenzione anche a Carlo Sanna detto Brigante, che orbiterebbe in Fontebranda. Valter Pusceddu detto Bighino, che rientra dopo la squalifica, opzione in caso di Palio “in difesa”.

Andrea Mari e il Drago hanno costituito la coppia vincente a luglio e capitan Miraldi non disdegnerebbe tornare a montare Brio, anche perchè significherebbe avere chances importanti. Altrimenti è pronto Alberto Ricceri detto Salasso, vincente nel Drago nel 2014.

La Tartuca riparte da Giovanni Atzeni in prima battuta o Carlo Sanna subito dopo. Rapporto consolidato anche con Luigi Bruschelli e Valter Pusceddu, a seconda della valutazione sul cavallo.

Giovanni Atzeni sarebbe la prima scelta anche della Selva, dopo la vittoria nell’agosto 2015, che è anche l’ultimo successo di Tittia. Vallepiatta ha strade aperte anche con Gingillo e Brio, Andrea Coghe detto Tempesta è l’alternativa.

Brio e la Civetta hanno un legame storico, la Contrada del Castellare potrebbe rispolverarne un altro: quello con Luigi Bruschelli, fantino cresciuto proprio con il giubbetto della civetta, Giosuè Carboni detto Carburo alternativa valida.

Il Nicchio punta molto su Giovanni Atzeni per ottenere la vittoria che manca da vent’anni, oltretutto senza la presenza dell’avversaria. Luigi Bruschelli è comunque pronto, Andrea Coghe potrebbe essere l’alternativa.

Giraffa pronta a tornare su Scompiglio, ma attenzione forte anche su Giuseppe Zedde. Dopo la buona prestazione di agosto, rapporti anche con Francesco Caria detto Tremendo.