“Sollecitiamo la massima tempestività per la messa in sicurezza e riapertura del viadotto, almeno a senso unico alternato, fino alla totale messa in sicurezza”. E’ quanto hanno scritto Massimo Guasconi, presidente Camera di commercio di Arezzo-Siena, Giorgio Mencaroni, presidente Camera di commercio di Perugia, Fabrizio Moretti, presidente Camera di commercio della Romagna-Forlì-Cesena e Rimini, Natalino Gigante, presidente Camera di commercio di Ravenna in una lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, al vicepresidente e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, al presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli. “Il sequestro preventivo – scrivono – da parte della Procura di Arezzo del viadotto Puleto che collega Emilia-Romagna e Toscana, con conseguente chiusura della superstrada E45, legittimo e condivisibile nell’ottica della prevenzione di incidenti e/o disastri, sta creando disagi e danni notevoli alle imprese, certamente delle zone interessate, ma anche di tutto il territorio italiano”. La E45 è, infatti, “un’arteria cruciale per il collegamento Adriatico-Tirreno e l’attuale chiusura – avvertono – crea, di fatto, una spaccatura che divide in due il traffico viario dell’intero Paese, con ripercussioni economiche notevoli dirette in termini di perdita di ricchezza prodotta e di competitività in comparti produttivi strategici a livello nazionale quali l’agroindustria, il commercio, il turismo, i trasporti su gomma