Era l’alba del 15 gennaio 1944. I due diciottenni Luigi Marsili, primo caduto della resistenza in terra di Siena, muore in uno scontro a fuoco; Luciano Panti muore dissanguato per le numerose ferite riportate. Insieme a loro altri quattro giovani. Uno riesce a fuggire nel bosco, gli altri tre vengono fatti prigionieri dal comando della 97esima Legione della Guardia Nazionale Repubblicana. Venerdì 15 gennaio Montalcino ricorda e commemora il 76esimo anniversario dell’eccidio di Rigosecco, la località dove persero la vita due giovani partigiani vittima di un’imboscata. Alle 10.45 sarà deposta una corona di fiori al cippo in memoria dell’estremo sacrificio di questi due ragazzi che è stato il primo in terra senese al quale seguirono le stragi di Montemaggio, di Monticchiello, di Scalvaia. “Vivrò questo 15 gennaio con la gratitudine per chi ha dato la vita per liberarci dalla dittatura e con l’impegno di confermare per questa data il posto che merita nella nostra vita – spiega l’assessore Christian Bovini – Il 15 gennaio deve essere un momento che racconta ciò che siamo stati e ci indica quello che potremo essere se avremo il coraggio di lottare, ogni giorno, contro ogni forma di fascismo e di intolleranza”. A causa delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria, quest’anno non potranno essere presenti le scuole che, tuttavia, sono state invitate a partecipare ugualmente all’anniversario attraverso la produzione di elaborati che saranno poi pubblicati sul sito e sui social del Comune.