“Entrando in questa realtà riesco a capire come cambia il mondo”, “adesso vedo quello che l’Unione Europea fa nel nostro quotidiano” ed ancora “per i miei studenti sono stati importanti momenti di crescita, qui si sperimenta la scuola come uno spazio di democrazia”. Sono i commenti della docente Serena Cortecci, del liceo San Giovanni Bosco di Colle Val d’Elsa, e dei suoi studenti Alessia Cauteruccio e Keyvn Pintore.
La scuola valdelsana ha partecipano quest’anno al progetto A Scuola di OpenCoesione (ASOC), un percorso didattico innovativo finalizzato a promuovere e sviluppare nelle scuole italiane principi di cittadinanza attiva e consapevole, attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali.
Il lavoro dell’istituto, e di un altro liceo di Castiglion Fiorentino, è stato fatto grazie al contributo del Centro d’Informazione Europe Direct (EDIC) di Siena aveva risposto a un bando della Commissione europea per la realizzazione di iniziative ad hoc sulla politica di coesione. L’EDIC aveva proposto l’organizzazione di due incontri: uno, che si è svolto a febbraio, sui finanziamenti europei alle PMI della val d’Elsa e del territorio senese. Il secondo era in programma a inizio marzo al Santa Maria della Scala, dove le classi di due licei di Colle val d’Elsa e Castiglion Fiorentino avrebbero dovuto portare i risultati del monitoraggio civico su due musei svolto in adesione al programma A scuola di OpenCoesione.
“Per il progetto sul Santa Maria della Scala ognuno di noi ha avuto un compito diverso: io sono stata project manager, c’è chi si è occupato di fare delle interviste, c’è chi ha lavorato nell’ambito dei social”, spiega Alessia Cauteruccio. “Abbiamo monitorato i finanziamenti europei che sono arrivati nel nostro territorio e quali opere state fatti con questi fondi – spiega la professoressa-. Così abbiamo verificato quale è l’effettivo impegno comunitario e la sua presenza nella nostra provincia”
A causa dell’emergenza covid l’incontro per mostrare i risultati del monitoraggio sul complesso museale dell’antico ospedale è stato organizzato lo scorso venerdì 16 ottobre in un webinar dal titolo Valorizzare i beni culturali con i fondi europei: il modello Santa Maria della Scala.
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