Alcuni aspetti sono buoni, altri invece generano preoccupazione. Il territorio può contare sulla solidità di determinati settori ma deve tenere conto delle fragilità di altri. Tutto sommato però l’economia senese può guardare al futuro con fiducia, anche se resta l’incognita del covid.
A tracciare un bilancio sull’andamento del 2021 è Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio di Siena Arezzo. La sua riflessione parte da alcune certezze: “possiamo fare riferimento su settori come farmaceutica, camperistica e vino – afferma-. Sta ripartendo anche l’edilizia che è legata al territorio e che è decisiva per la tenuta di quest’ultimo. L’export va bene: a settembre abbiamo raggiunto i risultati che in passato riuscivamo a toccare a fine anno”.
Quei 2 miliardi di euro di esportazioni raggiunti a settembre 2021 (+40% e +54% rispetto agli stessi periodi del 2020 e del 2021) non devono essere però essere uno specchietto per le allodole perché le difficoltà ci sono. “La ricettività ha vissuto una fase di parziale ripresa in estate, ma c’è il grosso timore di ulteriori perdite a causa della recrudescenza del virus”, continua Guasconi. Non c’è solo il problema del Sars-cov2 però: le materie prime non si trovano ed il caro bollette si fa sempre più pesante. “Settori come meccanica, produzione di immobili e anche moda hanno grandi spese da dover sostenere e sarà veramente arduo rimanere competitivi sul mercato- è l’allarme del presidente dell’Ente-. Per i primi 6 mesi del 2022 non si vedono spiragli legati all’abbattimento dei costi energetici e le materie prime resteranno difficili da reperire”. Un’ultima criticità rilevata da Guasconi e quella della carenza di professionalità adeguate alla richiesta delle imprese. “Mancano determinate figure, per questo collaboriamo con le scuole nel progetto Excelsior che indaga sui fabbisogni delle aziende in modo da orientare i percorsi di formazione”.
Excelsior è solo uno dei programmi che la Camera ha intenzione di portare avanti nel 2022. Continuerà infatti anche il progetto dell’Osservatorio turistico per la provincia che l’Ente ha strutturato grazie alla collaborazione di Confcommercio, Confesercenti e FMps.
L’azione della Camera però non si ferma qui: tra le sfide che dovranno essere affrontate ci sono anche quella del Pnrr, della digitalizzazione e della transizione ecologica. Per Guasconi il Piano nazionale di ripresa e resilienza è “un’opportunità importantissima per tutta l’economia”, per cui la Camera di Commercio “è impegnata a seguire e supportare gli investimenti infrastrutturali” e “di riqualificazione delle imprese verso il settore green”. Tra le infrastrutture rientra, appunto, l’argomento della digitalizzazione. “Molte imprese, anche piccole, c’hanno puntato e adesso stanno vincendo questa scommessa – prosegue -: sono riuscite ad essere presenti anche in mercati che, in era pre-covid, apparivano lontani. Noi abbiamo destinato, in due anni, 5 milioni di euro alle imprese e questo ha dato dei buoni frutti”.
Mentre, per la transizione ecologica, “le realtà del territorio hanno compreso l’importanza del compiere questa evoluzione. C’è chi, per motivi di settore, lo ha fatto in modo più approfondito. Questo è il caso di chi opera in agricoltura: il loro impegno è sempre più vocato alla sostenibilità e alla sensibilità verso il biologico – conclude Guasconi-. In altri settori avviare la transizione ecologica è più difficile, ma sono state portate avanti procedure cha abbattono l’impatto ambientale e migliorano i processi di produzione”.
MC