È un Brunello destinato a lasciare il segno quello del 2021: un’annata elegante, precisa, fragrante e con una verticalità rara, che apre un nuovo capitolo nella storia del Rosso di Montalcino. E non solo per il suo profilo stilistico, ma perché è la prima ad essere valutata con “Brunello Forma”, il sistema moderno, scientifico e internazionale che manda definitivamente in pensione il vecchio schema delle “stelline”.
La nuova metodologia, sviluppata dal Consorzio e affinata in due anni di lavoro, unisce dati climatici, studio dei suoli, analisi della vigna e degustazioni alla cieca di un panel di altissimo livello composto da otto Master of Wine. Un approccio che mette al centro la vera identità del Sangiovese, raccontandone sfumature e potenzialità con strumenti più precisi e più trasparenti.
L’analisi condotta su 58 campioni imbottigliati e certificati DOCG evidenzia un Brunello 2021 equilibrato, stratificato, floreale, con tannini e alcol in perfetta armonia e un’evoluzione che si preannuncia lunga e brillante. Una fotografia chiara di un millesimo che ha saputo trasformare le condizioni climatiche in complessità ed eleganza.
“Con Brunello Forma, introdotto lo scorso anno, abbiamo inaugurato un nuovo approccio alla lettura delle annate, superando il tradizionale sistema delle stelle per adottare una valutazione in chiave più qualitativa e stilistica, capace di esprimere al meglio la personalità del Sangiovese – commenta Giacomo Bartolommei, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. La valutazione di quest’anno ci racconta di un millesimo armonioso ed elegante, con grande potenziale anche in termini di invecchiamento: ora non ci resta che attendere la risposta del mercato, dove già registriamo un fortissimo riscontro per un’annata che entrerà in commercio a partire da gennaio”.